Non solo internet non fa più paura (cfr l'articolo di Giuseppe de Bellis sulla rinascita dei giornali), ma non seduce più nemmeno le «penne» da Nobel. Josè Saramago, insignito dall'Accademia di Stoccolma nel '98, si è infatti congedato dai lettori del suo «Quaderno», un blog che lo scrittore portoghese aveva aperto su internet il 15 settembre 2008, alimentandolo con articoli in cui offriva opinioni e riflessioni personali sui più disparati argomenti, da quelli esistenziali all'attualità. Insomma una sorta di diario in pubblico. Alla veneranda età di 85 anni, Saramago aveva stupito tutti annunciando l'intenzione di aprire questa finestra sul popolo internettiano attraverso il sito web della fondazione che porta il suo nome (il primo articolo riguardava, naturalmente, la sua amatissima Lisbona).
I «quaderni di Saramago» su internet si sono ispirati a «I quaderni di Lanzarote», l'opera autobiografica ambientata nelle Canarie dove lo scrittore risiede dal '93. «Addio», annuncia Saramago ai suoi lettori del blog, aggiungendo che non farà nient'altro di simile su internet per dedicarsi da ora in poi esclusivamente a scrivere solo romanzi: «sinceramente non credo di ripetere questa esperienza». Come spiega lo stesso autore premiato con il Nobel, la ragione di questo abbandono risiede nella necessità di dedicare tutto il suo tempo alla scrittura di un nuovo romanzo, di cui ha già in testa la trama.
Intanto, invita gli estimatori a leggere un suo imminente romanzo, «Caino», che sarà pubblicato in Portogallo il prossimo 17 ottobre e verrà presentato a livello internazionale alla Fiera del Libro di Francoforte, in programma dal 14 al 18 ottobre). Josè Saramago ha raccolto nel giugno scorso gli articoli pubblicati durante i primi sei mesi della sua attività da blogger ne «Il Quaderno», un libro che in Italia è stato «censurato» dalla Einaudi per le critiche rivolte al suo editore, Silvio Berlusconi, e che riflette lo spirito critico del suo autore verso il presidente del Consiglio.
La versione italiana sarà pubblicata da Bollati Boringhieri. Per quanto concerne il romanzo in uscita ad ottobre, «Caino» propone una riflessione sul personaggio biblico della Genesi, che uccise il fratello Abele e che Saramago ha scelto come una sorta di «personificazione del male».
Caino è presente nella Bibbia come il primo assassino della storia, uccidendo per gelosia il fratello, e il Nobel, noto per le sue posizioni anticlericali, coglie un'altra volta l'occasione per una polemica antireligiosa: «In fondo, è Dio il vero responsabile - ha sostenuto Saramago - Dio, che dovrebbe rispettare l'uno e l'altro, ha disprezzato uno dei fratelli e ha esaltato l'altro. L'attitudine di Dio è imperdonabile».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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