Arbitri e linea verde: l'Italia è in ritardo

La riforma arbitrale della Fifa, votata alla linea verde, ha preso in contropiede il nostro sistema calcistico che sembra andare in direzione completamente opposta con il varo di un nuovo organico tecnico, quello dedicato alla B. Alle griglie esistenti se n’è aggiunta un’altra. Per fischietti e sbandieratori sarà ancora più difficile esordire a 25-26 anni nella massima serie ed entrare nella lista degli internazionali entro i 30 anni. Come sta succedendo in altri Paesi. Che questo sia il progetto futuro, l’ha affermato con chiarezza il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke. Basta ascoltarlo: «Il gioco è cambiato, è diventato terribilmente più veloce. E gli arbitri sono più vecchi dei giocatori. Noi dobbiamo aiutarli, dobbiamo fare qualcosa per venire loro incontro a gestire meglio le partite. È questa l'ultima Coppa del Mondo diretta con l’attuale sistema». In altre parole la Fifa vuole lasciare spazio ad arbitri giovani quasi quanto i calciatori e, hai visto mai, mettere loro a disposizione un poco di tecnologia nei casi più controversi: dai gol fantasma ai fuorigioco. Ne sapremo di più durante la riunione dell’Ifab, l’unico ente abilitato a cambiare le regole del calcio, che si terrà a ottobre nella città di Cardiff.

Resta la questione italiana che si ritrova con arbitri di media età e, in questo semestre, avrà due fischietti in meno fra gli internazionali, vale a dire Rosetti, passato armi e bagagli nel gruppo dei designatori, e Trefoloni, dimessosi per evitare la retrocessione in B. Marcello Nicchi s’è preso una grande responsabilità nel momento in cui ha raddoppiato il proprio incarico: non solo presidente dell’associazione, ma anche garante dei due nuovi designatori di A e B. A lui toccherà far decollare la nuova riforma che, almeno a priori, tarperà le ali agli arbitri più giovani.

Mentre la Fifa, attraverso una serie di talent-scout, andrà a cercare in ogni parte del mondo fischietti giovani, preparati e di personalità. Come era stato lo slovacco Michel. E come oggi sono il 32enne uzbeko Irmatov e il 34enne magiaro Kassay, gli arbitri delle semifinali mondiali. A 40 anni s’è quasi da pensione, ecco la grande novità.

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