Archeologia, una mostra sui tesori recuperati delle Fiamme gialle

L'esposizione, aperta dal 15 giugno al 12 settembre al Vittoriano di Roma, sarà presentata alla stampa lunedì dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro

Una mostra per illustrare il lavoro della Guardia di Finanza per proteggere il patrimonio archeologico e artistico italiano. È «Dal sepolcro al museo. Storie di saccheggi e recuperi», l'esposizione allestita dal 15 giugno al 12 settembre al Complesso del Vittoriano di Roma.
La mostra presenterà un vasto corpus di manufatti marmorei, ceramici e bronzei recuperati dall'indotto clandestino e restituiti alla fruizione collettiva grazie all'opera svolto dalla Guardia di Finanze.
L'esposizione verrà presentata alla stampa lunedì prossimo alle 16 alla presenza di Francesco Maria Giro, sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali, del generale Cosimo D'Arrigo e di Virgilio Pomponi, comandante Nucleo PT Roma della Guardia di Finanza.
Fra gli ultimi «colpi» delle Fiamme Gialle in tema di contrasto alla criminalità archeologica si segnala il sequestro, avvenuto ad Ancona il 19 maggio scorso, di 47 oggetti di interesse storico-artistico di origine greca, destinati a una nota galleria d'arte di Londra. Due responsabili denunciati all'Autorità Giudiziaria di Ancona.


In collaborazione con funzionari della Dogana e carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma, i finanzieri hanno recuperato nel porto di Ancona svariati elementi architettonici in marmo con figura di leone, basamenti in pietra e marmo, tre statue, due busti raffiguranti Dionisio e una figura femminile, una fontana da giardino a due vasche, un cratere in metallo smaltato, una panchina, anch'essa di metallo, con sedile in legno oltre ad altri oggetti in pietra comprese delle colonne. Gli autori dell'illecito, entrambi residenti in Grecia, sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria di Ancona.

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