Architettura nella capitale: quindici anni di cambiamenti

Valeria Arnaldi

Raccontare l’evoluzione di una città attraverso le sue opere architettoniche. È l’intento della mostra «Architetture a Roma, oggi» all’Acquario Romano, in piazza Manfredo Fanti - sede della Casa dell’Architettura - fino al 31 marzo. Un viaggio lungo 15 anni, che prende in esame 70 opere realizzate a partire dal 1990. «Si tratta - spiega Giorgio Pucci, curatore dell’esposizione con Francesco Ghio e Piero Ostilio Rossi - della prima fase di un più ampio progetto che comprende la realizzazione di una documentazione fotografica e tecnica delle architetture cittadine che va ad alimentare un database multimediale a disposizione di studiosi, appassionati ma anche di semplici curiosi». Il 1990 è stato preso come punto di partenza perché in quell’anno i mondiali di calcio hanno risvegliato l’interesse per le opere finalizzate agli eventi sportivi. Per questo motivo, nel percorso espositivo sono state inserite anche opere progettate anteriormente al ’90 ma completate dopo. Articolato in 8 sezioni disposte su due piani, il percorso si snoda attraverso le fotografie realizzate da Andrea Jemolo, modelli e plastici, tavole che indicano gli scenari dei diversi municipi per contestualizzare gli interventi fatti, e del nuovo piano regolatore, in previsione di quelli che ancora devono essere iniziati. La sala centrale è dedicata al cuore storico della città. Qui si trovano le foto degli interventi di riqualificazione eseguiti al Museo Nazionale Romano, ma anche i cantieri aperti dell’Ara Pacis. Di quest’ultimo è, inoltre, esposto un plastico, accanto a quelli realizzati per la ristrutturazione di Palazzo delle Esposizioni e della Biblioteca Hertziana, per l’ampliamento del Macro progettato da Odile Decq e la realizzazione del Maxxi di Zaha Hadid, per la Stazione Tiburtina e la nuova Fiera di Roma a ponte Galeria. Citati anche i progetti per i futuri Centro Congressi Italia all’Eur di Massimiliano Fuksas, il ponte della Musica al Flaminio e quello della Scienza all’Ostiense. Nei due anelli, inferiore e superiore, dell’Acquario Romano, sono vari i tipi di interventi presi in esame. Dagli spazi verdi riqualificati al dialogo tra archeologia e architettura, dalla nuova identità delle periferie agli spazi universitari. Né mancano edifici firmate anche dal committente: Ikea, Smart Center, Radisson Es Hotel.

Per tutta la durata della mostra, la Casa dell’Architettura ospiterà conferenze e dibattiti sulla città, il suo futuro e il nuovo piano regolatore.
«Architetture a Roma, oggi» è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19.30. Sabato e domenica, dalle 10 alle 14. L’ingresso è libero.

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