Arrestati sfruttatori dell'Est: alle vittime un corso accelerato di prostituzione

In manette a Firenze un uomo e una donna che portavano in Italia ragazze moldave. Nelle perquisizioni ritrovati un manuale e addirittura un vocabolario su come intrattenere i clienti

Un vero e proprio manuale della prostituzione con addirittura un minivocabolario, che riportava frasi e termini ricorrenti, tipo: «Più tempo, più soldi». Questo il «servizio» offerto da un albanese di 29 anni e da una moldava di 28 alle donne arrivate a Firenze dall'Est per essere avviate all'attività. I due sono stati arrestati dalla squadra mobile. Per loro le accuse sono reclutamento all'estero di persone da costringere alla prostituzione, sfruttamento della prostituzione e fabbricazione di documenti di identità contraffatti.
In base a quanto ricostruito dagli investigatori, i due fanno parte di un'organizzazione ben strutturata. Alle ragazze, tutte moldave, venivano forniti falsi documenti d'identità romeni. Quindi, su un minivan raggiungevano prima Milano e poi Firenze, dove venivano affidate alla ragazza moldava, una ex prostituta, e allo sfruttatore albanese.
Prima di iniziare l'attività, spiegano i poliziotti, le ragazze affrontavano un periodo di «training», durante il quale erano istruite su come comportarsi e sui vocaboli da usare con i clienti. Nelle perquisizioni sono stati trovati anche i vocabolari fai-da-te.

La quota destinata alle prostitute era pari al 20% del denaro guadagnato, anche diverse centinaia di euro a serata. Per il reclutamento delle vittime della tratta veniva utilizzato un sistema a piramide: le giovani già «arruolate» contattavano amiche in Moldavia per indirizzarle in Italia.

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