Arriva "Sex and the city 2" con Penelope e Liza

Anche la Cruz e la Minnelli nel sequel del film. Ma niente New York, stavolta le quattro amiche partono per il Medio Oriente. Il produttore: "Avrei voluto girare a Dubai, ma il governo ha detto no. Nel copione troppo sesso, minigonne e donne liberate"

Arriva "Sex and the city 2" con Penelope e Liza

New York - Con le scarpette da sera di Christian Louboutin e gli abiti delle migliori boutique di Madison Avenue a New York, le quattro rampanti protagoniste di Sex and the city stanno per tornare sul grande schermo nel sequel dell’omonimo film. Ma stavolta le ritroviamo sballottate sul dorso di due cammelli, aggrappate alle selle da beduino, mentre si dirigono verso i resort del deserto di Abu Dhabi. Dove Michael Patrick King, che ha prodotto la pellicola tratta dall’ormai leggendaria serie televisiva di Candace Bushnell, le ha volute far approdare nella seconda (e probabilmente non ultima) puntata cinematografica, che uscirà nei cinema americani il 27 maggio e in quelli italiani il 28. A far da cornice alle quattro newyorchesi, anche tre grandi star: Penelope Cruz, Miley Cyrus e Liza Minnelli, che canterà a ballerà in uno sfrenato cabaret senza tempo.

Scritto e girato durante l’agonia della recessione Usa, Sex and the city 2 uscirà insieme a una ventata di nuove commedie – dal seguito di Shrek a quello di Toy Story, dal nuovo film del comico Adam Sandler a quello di Will Farrel e Steve Carell - che Hollywood ha prodotto per cercare di riportare il sorriso sul volto degli americani e soprattutto di quelli di New York, fra i più colpiti dal crac finanziario e dal carosello dei licenziamenti.

Proprio per sfuggire alla monotonia della Grande Mela, in Sex and the city 2 le amiche più famose d’Oltreoceano fanno le valigie e vanno in vacanza nel cuore di un Medio Oriente che - pur aprendo uno spiraglio al futuro e al turismo occidentale – è tutt’altro che preparato a chiudere un occhio e ad accettare l’energia, la sregolatezza e i costumi di Carrie, Miranda, Charlotte e dell’ultima singola del quartetto, Samantha.

Quest’ultima cerca di combattere l’invecchiamento a suon di pillole e in una scena ammette: «Sono riuscita a ingannare il mio corpo, che è ancora convinto di essere giovanissimo». Purtroppo a ricordarle la vera età arriverà la giovanissima Miley Cyrus: le due s’incontreranno sul red carpet di una grande festa sfoggiando un identico vestito rosso. Un faux pas che Samantha, nonostante le pillole, non ingoierà facilmente.

La verità è che le quattro attrici - Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis e Cynthia Nixon - sono molto cambiate rispetto alle ragazzine che per 98 puntate, a cavallo tra il 1998 e il 2004, avevano incantato l’audience televisiva americana. Né sono perfetti i matrimoni dei loro rispettivi personaggi: Carrie, sposata da due anni con l’amore della sua vita, Mister Big, ammette che anche a letto la monotonia comincia a farsi sentire. E mentre lui incontra un’incantevole spagnola - Penelope Cruz - con la quale intesse senza scrupoli una torrida love story passeggera - Carrie, tra le dune del Dubai, ritrova miracolosamente un vecchio flirt: John Corbett. Mentre le si avvicina sorridente, a lei sfugge un sospiro: «Sei il miglior miraggio della mia vita...».

«Stai giocando col fuoco!», la frena Samantha. I fans del telefilm aspettano con ansia l’ultimo weekend di maggio per vedere se la loro Carrie cederà e distruggerà il matrimonio con Mr. Big.

Ma anche se cammelli, oasi, dune ed emirati fanno da background al sequel, il produttore avrebbe voluto ambientarlo nel mondo chiuso e tradizionalista del Dubai, dove le quattro americane avrebbero fatto veramente spicco tra burka e le occhiate esterrefatte degli arabi. Ma il governo locale, dapprima interessato e poi titubante, alla fine non ha permesso che la storia di queste quattro ex ragazze di New York, amanti della carne, dei cocktail e delle minigonne, fosse girata nel Paese. «Troppo sesso e troppe donne liberate», ha spiegato King, il produttore.

«Il governo di Dubai City, una volta letto il copione, ci ha sbattuto le porte in faccia. Così siamo andati a girare ad Abu Dhabi, a Marrakesh, a Rabat e in Siria, sulle stesse dune dove è stato ambientato Lawrence d’Arabia».

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