Accademia di Brera, tre capolavori torneranno a splendere grazie a Value Search

Grazie a "Value Search", verranno restituiti al loro splendore originale, tre capolavori del patrimonio artistico dell’Accademia di Brera

Il dipinto "Zenobia tratta dal fiume Arasse da alcuni pastori Parti" di Francesco Nenci
Il dipinto "Zenobia tratta dal fiume Arasse da alcuni pastori Parti" di Francesco Nenci
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È un'iniziativa culturale senza precedenti quella portata avanti da Value Search, la società milanese specializzata nell’Executive Search, (il processo di ricerca diretta e selezione del personale mirato a trovare i manager più adatti a ricoprire posizioni dirigenziali all'interno di aziende e organizzazioni, ndr) per festeggiare i vent'anni di attività. Verranno infatti restituiti al loro splendore originale, tre capolavori del patrimonio artistico dell’Accademia di Brera, raffiguranti episodi storici e mitologici di grande fascino e drammaticità.

L'impegno della società per l'intera comunità

Il progetto ha l'obiettivo di dare valore e concretezza alla collaborazione pubblico-privato, scopo che permette all'intera comunità di beneficiare di questi interventi senza impattare sui contribuenti. L'iniziativa sarà presentata ufficialmente mercoledì 29 novembre presso la Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera, dove i tre dipinti del patrimonio dell’Accademia di Belle Arti di Brera, verranno sottoposti ad un intervento di restauro che richiederà 18 mesi di lavoro.

Questo intervento è stato affidato a Simona Fiori, ed è il primo mai realizzato dall’Accademia di Brera grazie al contributo di una società privata. Da qui l'importanza di Value Search che è una realtà unica nel suo genere, fondata nel 2003 da Giovanna Brambilla, che opera a livello globale con un approccio di stretta partnership con i propri client, con l’obiettivo di “incrementare il loro valore ricercando persone di valore”.

Un team tutto "rosa"

Oltra alla fondatrice, Value Search vanta un team di partner tutto al femminile, di cui fanno parte Caterina Tortorella, Lory Yedid, Anna Nuzzi e Paola Basaglia. "Volevamo celebrare questo traguardo con un’iniziativa che restituisse un valore culturale e sociale alla fiducia che tanti manager e aziende ci hanno dato in questi anni”, ha spiegato Giovanna Brambilla. “Il fatto di aver trovato in un’istituzione milanese importante come l’Accademia di Belle Arti di Brera l’interlocutore giusto per dare forma al nostro progetto è motivo di orgoglio e di soddisfazione, così come il fatto di poter contribuire a recuperare e valorizzare una piccola parte del patrimonio artistico nazionale”.

Le opere che vedranno "nuova luce"

Si tratta di tre dipinti realizzati nell'Ottocento con la tecnica olio su tela. Quelle che presenta le maggiori problematiche sono l'opera di Francesco Nenci intitolata Zenobia tratta dal fiume Arasse da alcuni pastori Parti (ante 1809) e Ciro ritrova Pantea col cadavere di Abradate (1853) di Carlo Prayer. Per queste due opere l’intervento di restauro sarà particolarmente delicato e complesso. Il terzo dipinto, Il duca Francesco Sforza pone la prima pietra dell’Ospedale Maggiore (1853) di Ismaele Teglio Milla, allievo a Brera di Francesco Hayez, presenta invece minori criticità.

Siamo estremamente grati a Value Search per la sua generosità nell’aver scelto di celebrare il suo ventennale sostenendo il restauro di tre dipinti del

nostro patrimonio storico, restituendoli alla comunità e agli studi, con un’operazione in fruttuosa sinergia fra pubblico e privato”, ha detto il Direttore dell’Accademia, professor Giovanni Iovane.

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