Ritrovato dopo quasi un secolo durante il quale di esso si era perduta ogni traccia, il capolavoro "Fraulein Lieser" di Gustav Klimt è pronto ad andare all'asta il prossimo 24 aprile 2024.
Il ritratto della signorina Lieser, originariamente di proprietà dell'omonima famiglia ebrea di ricchi industriali residenti a Vienna, in Austria, era stato ostentato per l'ultima volta in pubblico nel 1925, quando fu esposto in previsione di una mostra poi realizzata nel 1926 da Otto Kallir-Nirenstein all'interno della Neue Galerie. Cosa è accaduto successivamente all'opera d'arte non è noto. Non si conoscono, pertanto, tutti i passaggi di proprietà che il capolavoro di Gustav Klimt ha fatto negli anni: l'unica cosa certa, secondo quanto sostenuto dagli attuali proprietari, è che il dipinto appartiene alla loro famiglia almeno dagli anni '60.
La recente scoperta è stata definita dagli esperti d'arte "sensazionale", specie per il fatto che l'anno prossimo si sarebbe dovuto tristemente celebrare il centenario della sua misteriosa scomparsa. Sarà la casa d'aste im Kinsky a occuparsi di mettere all'asta il capolavoro dell'artista austriaco per conto degli attuali proprietari nonché degli eredi della famiglia Lieser, e questo sulla base dei Principi della Conferenza di Washington, un importante accordo internazionale che ha definito le basi per favorire la restituzione ai discendenti dei legittimi proprietari dei capolavori d’arte saccheggiati dai nazisti. Il valore del dipinto è stato stimato dagli esperti tra i 30 e i 50 milioni di dollari."Un dipinto di tale rarità, significato artistico e valore non era disponibile sul mercato dell'arte in Europa centrale da decenni", ha dichiarato con orgoglio in un comunicato la casa d'aste."Il dipinto era precedentemente considerato perduto. Per molti decenni questa importante opera d'arte è rimasta segretamente di proprietà privata austriaca", precisa su Instagram im Kinsky.
Prima dell'asta il quadro sarà esposto in alcune località internazionali, dal Regno Unito alla Svizzera, fino ad arrivare alla Germania e a Hong Kong. Il co-amministratore delegato della casa d'aste, Ernst Ploil, ha dichiarato che fino ad ora non è emersa alcuna prova che l'opera sia stata saccheggiata o rubata prima o durante la seconda guerra mondiale."Il dipinto è descritto come perduto in tutti i cataloghi ragionati (elenchi esaustivi dell'opera di Klimt)", ha spiegato.
"Nei nostri ambienti 'perduto' significa probabilmente distrutto, probabilmente bruciato durante la guerra, ma comunque non più esistente; nessuno si aspettava che sarebbe riapparso", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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