
- Grande rispetto per la Resistenza, al netto che a 80 anni dalla Liberazione potremmo anche guardare a quell’episodio storico col giusto distacco. Ma leggere sul Corriere della Sera che una delle operazioni “straordinarie” dei partigiani fu “la guerra del formaggio” per “salvare il Parmigiano dai nazisti” fa davvero ridere. O piangere.
- Funerale di Papa Francesco. Inquadrano una suora nella speranza che risponda correttamente alle invocazioni. Invece nada. Anziché segnarsi fronte, bocca e cuore prima del Vangelo fa una serie di gesti inspiegabili. Annamo bene.
- Il cardinal Re ha detto che Francesco "non avrebbe mai lasciato il papato". "Era lui che ci rassicurava perché, ci spiegava, incoraggiandoci, 'io sono stato eletto per volontà dello Spirito Santo, se dovessi dimettermi gli farei come minimo un gesto sgarbato. Cosa che non farò mai’”. Il che, tradotto, per proprietà transitiva, vuol dire che Benedetto XVI avrebbe “fatto un gesto sgarbato” verso lo Spirito Santo. Ecco: avrei evitato.
- Il messaggio, di fatto, che il Cardinal Re ha dato ai colleghi cardinali per la scelta del successore è più o meno questo: serve un clone di Bergoglio. Lo ascolteranno?
- Il cardinal Re, durante l’omelia, ricorda l’impegno del Papa per i migranti, compresi i viaggi a Lampedusa, Lesbo e al confine tra Usa e Messico. Per fortuna Trump non ha il traduttore e non capisce.
- Chissà a cosa avrà pensato Donald Trump durante tutta la lunga, lunghissima celebrazione.
- Niente: durante i funerali del successore di Pietro, in tv si parla delle auto elettriche, dei pannelli solari e della raccolta differenziata. Ovvero i “gesti pratici” di Bergoglio in favore dell’ambiente. Gesti tecnicamente inutili, visto che non cambieranno di un millimetro l’inquinamento globale. Però che bello il Papa green. Mammamiaquantamelassa.
- Copio il messaggio ricevuto da un amico, buon cattolico ma non ipocrita. “Trovo stucchevole la pervicace prosopopea di media e commentatori e l'abuso della parola 'semplice'. Una tomba non con tutti gli altri papi ma in solitario in una chiesa con la 'semplice' scritta 'Francesco', manco gli altri avessero un mausoleo con luci psichedeliche; un corteo funebre per tutta Roma con evidente spettacolarizzazione per migliaia di persone ad accompagnarlo; ad accoglierlo un gruppo selezionato di poveri, detenuti, trans (mi immagino il recruiting); campionati bloccati per due giorni in due fine settimana…. Boh. Forse sono io che ho un'altra idea dell'aggettivo 'semplice'. Senza contare che viene presentato come l'unico che si è occupato dei poveri, della pace e dell’ambiente. E sempre in palese o celata comparazione e contrapposizione con i predecessori. Io vedo invece una totale continuità con semmai un maggiore accento su ambiente. Pace e poveri mi sembra fossero spesso al centro del messaggio di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II. Registro solo un minore accento sul Creatore laddove i predecessori parlavano di creato e non solo di natura”.
- Il punto è proprio questo. Il racconto. Lo storytelling. Bergoglio va raccontato per forza come “semplice”, “umile”, “nuovo”, “diverso dallo sfarzo di quell’altro”. Ma se andate a vedere la fotografia della tomba di Benedetto XV, è identica a quella di Francesco: bianca, senza nulla intorno, solo il marmo col nome inciso sopra. Però per Bergoglio tutto questo si è tradotto nell'elogio dell'umiltà. Perché?
- Chi scrive ritiene che il Papa, oltre ad essere vicario di Cristo in terra, sia anche il sovrano di uno Stato e dunque meriti funerali sontuosi. Con tanto di catafalco e, se fosse possibile, pure rispolverando il Triregno. Però l'ipocrisia è insopportabile. Trovo imbarazzante che il Collegio cardinalizio, il Camerlengo, la Comunicazione vaticana o chi per loro abbiano fatto accogliere il feretro a Santa Maria Maggiore da una delegazione di poveri, senzatetto e trans. Perché? Perché il funerale è costato tra 600mila e 1,5 milioni di euro al Vaticano oltre a circa 5 milioni di euro (minimo) che ha speso l'Italia per organizzare l'accoglienza dei Potenti del mondo e la sicurezza lungo il corteo funebre. Se è la vicinanza agli ultimi e ai poveri che si voleva sottolineare, non era più logico rinunciare al codazzo in mondovisione, traslare la salma nottetempo e regalare quanto risparmiato ai bisognosi?
- "'Tutti, tutti, tutti' a dare l’ultimo saluto al Papa di tutti". Sono proprio curioso di sapere quante menti geniali ha impiegato Vatican News per partorire un titolo di apertura così brutto per il funerale di Papa Francesco.
- Quindi alla fine Trump è venuto in Italia, ha salutato calorosamente Giorgia Meloni, ha parlato con Zelensky e tutti felici. E Ursula von der Leyen che voleva fregare il governo italiano, ciaone.
- La foto di Trump e Zelensky che parlano in San Pietro è sicuramente potente, anche perché ricuce - forse - lo strappo di qualche settimana fa nello Studio Ovale.
Ma non fatevi prendere da facili entusiasmi: non bastano dieci minuti nella più bella chiesa del mondo per cambiare le sorti di una guerra che dura da tre anni.- In tanti chiesero di fare "santo subito" sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI. Per Francesco, stranamente, nessuno ha osato neppure scriverlo su un cartello. Come mai?
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