Assopannelli: "Il governo incentivi la pioppicoltura per ridurre l'import"

Il pioppo è la più significativa fonte interna di legname per l'industria ma la superficie coltivata sta diminuendo. Nicoletta Azzi: "Per la filiera del legno-arredo la coltivazione e la trasformazione ha un ruolo fondamentale per la competività delle nostre imprese in Europa"

Assopannelli: "Il governo incentivi la pioppicoltura per ridurre l'import"

Nel mondo della materia prima legno, il pioppo rappresenta meglio di altre il made in Italy con la sua filiera di nicchia e trova il suo principale utilizzo industriale nella produzione dei pannelli (in particolare, dei pannelli compensati) nell’industria degli imballaggi di legno e della carta. Negli ultimi anni, però, la superficie coltivata è costantemente diminuita portando a un significativo aumento delle importazioni a discapito del pioppo nostrano che ha caratteristiche fisiche ed estetiche uniche, apprezzate dai designer di tutto il mondo.

Tema al centro delle iniziative di Assopannelli, l’associazione di FederlegnoArredo che rappresenta le aziende italiane produttrici di pannelli e semilavorati in legno, che al Sicam di Pordenone, il salone internazionale per l’industria dei componenti, dei semilavorati e degli accessori per il mobile ha fatto il punto sulle iniziative e sui progetti con il presidente Nicoletta Azzi che ha lanciato un appello al governo perché "sostenga e incentivi lo sviluppo della pioppicoltura in Italia, la più significativa fonte interna di legname per la nostra industria".

A questo scopo FederlegnoArredo ha finanziato Monipoplar, un progetto sviluppato dal Crea - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, con la collaborazione dell’Università di Firenze, che ha messo a punto un sistema semi-automatico per la mappatura e l’aggiornamento annuale delle superfici a pioppo nella pianura padano-veneta. Nell’area attraversata dal Po sono infatti radicate sia le più importanti fonti di approvvigionamento, sia le maggiori aziende produttrici di pannelli a base legno.

“Ci siamo mossi mettendo in campo azioni per valorizzare il ruolo del pioppo e della sua attività ambientale in grado di aumentare la conoscenza sulla distribuzione delle superfici pioppicole italiane, informazione attualmente carente nel nostro Paese - spiega Nicoletta Azzi -. Per la filiera del legno-arredo la coltivazione e la trasformazione della materia prima legno ha un ruolo fondamentale".
"L’industria dei pannelli rappresenta esattamente la cerniera dell'economia circolare, dal mondo del riciclo ai nuovi prodotti per la casa, cucendo due lembi della nostra filiera industriale - aggiunge -. Dietro alle performance positive delle imprese del pannello c’è un tessuto industriale vivace, fatto di Pmi che hanno saputo far leva sulle sue caratteristiche per fronteggiare la crisi e creare nuove opportunità di sviluppo”.

La sfida successiva di Assopannelli sarà quella di identificare le procedure attuabili perché il pioppo diventi una commodity e possa essere inserito nelle trattazioni finanziarie sulle materie prime, partendo proprio dalla fotografia della situazione in Italia.

Assopannelli è impegnata nell’attività di rappresentanza di questa eccellenza della filiera promuovendo l’adozione di codici di regolamentazione per la tutela sia l'ambiente che il consumatore. Importante, da questo punto di vista, il forte legame con la European Panel Federation, la federazione europea che riunisce le associazioni di 25 Paesi e rappresenta oltre 5.000 aziende del Vecchio Continente.

E, come sottolinea il presidente di Epf Paolo Fantoni, si tratta di una collaborazione attiva e proficua: “A livello federativo, nazionale ed europeo, merita particolare attenzione la nuova normativa tedesca che, a partire dal 1° gennaio 2020, modificherà il metodo di analisi della formaldeide, con ripercussioni non solo sul mondo del pannello, ma su tutta la filiera legno-arredo”.

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