Astenersi perditempo

2 A PROPOSITO DI STADIO

Sestri Ponente

ha bisogno di ben altro

Cosa significa per Genova creare del valore per la città è argomento che accende gli animi ed a volte anche le menti di tutta la cittadinanza, se poi al centro del discorso c’è il fare o il non fare lo stadio di calcio figuriamoci. Per chi come me è stato calcisticamente tanti anni nelle Sestrese avendo «annusato» l’aria del quartiere sentire parlare di uno stadio vicino all’aeroporto di Genova Cristoforo Colombo, in tutta onestà fa venire non pochi dubbi e perplessità sia per il contesto della città che per quello più specifico del quartiere.
Facendo un’analisi con la mente e non con il cuore, costruire uno stadio a Sestri Ponente è cosa che a livello urbanistico, strutturale e a promozionale - imprenditoriale potrebbe dare origine ad una situazione oggettivamente di confusione e scarso valore per buona parte della popolazione. Ormai gli stadi di calcio non sono più quelli degli anni ’80, solo calcio e stop. Oggi hanno una funzione sociale ed economica impostata verso un forte e concretato pluralismo di azione sul territorio in alcuni casi tanto forte da riqualificare completamente l’area interessata o da spazzare via tutto quello che c’era prima.
Certo il Nuovo Marassi è uno stadio «nato male» già per i mondiali del ’90. Per molti di noi il Luigi Ferrarsi rappresenta l’amore di una vita, ma è fuori di dubbio che la vicinanza con il carcere e l’assetto urbanistico del quartiere oggettivamente creano, non da oggi, molte problematiche per lo sviluppo e per la qualità della vita del quartiere. Ma, è anche vero che la vita va avanti ed il quartiere per molti, troppi anni è stato penalizzato dalle da servitù pesantissime. Detto questo, non credo si possa negare che dal ’90 ad oggi poco o nulla è stato fatto per «sfruttare» le potenzialità per il quartiere che, anche in piccola parte, lo stadio in qualche modo consentirebbe.
L’aeroporto di Genova ed il territorio circostante, avrebbero bisogno di ben altri progetti valutativi di natura imprenditoriale con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati.
Se oggi Genoa e Sampdoria sono team leader nel calcio, l’aeroporto Cristoforo Colombo viaggia in un contesto di asfissia con navigazione a vista sul legame con il porto di Genova, con le riviere e con il basso Piemonte.
Se la parola d’ordine fosse quella di creare un turismo in Liguria spalmato su tutti i mesi dell’anno, l’aeroporto ne dovrebbe rappresentare l’anello fondamentale e di spinta verso un collegamento con il mondo globalizzato. Nel ponente si è già buttato via dello spazio con la Fiumara facendo cose assolutamente «non strategiche» per la città. Sestri Ponente necessita di progetti qualitativi per la popolazione che è presente sul territorio anche in considerazione della situazione reale delle cose presenti e future (vedi progetto Erzelli).

Un quartiere con forte presenza industriale, con la presenza dell’aeroporto più grande della regione e da poco anche la presenza della marina di Sestri Ponente in particolare in abbinamento con il vicinissimo porto di Genova.

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