Non è durato che una manciata di ore il murale realizzato dall'artista aleXsandro Palombo davanti all'università Statale di Milano nel giorno in cui si commemora la strage compiuta da Hamas nei confronti dei civili israeliani che partecipavano a un rave party. Il soggetto ritratto è Vlada Patapov, la ragazza israeliana con lo scialle rosso, sopravvissuta alla strage di Hamas, riuscita a sfuggire alla furia sanguinaria dei macellai della Striscia di Gaza. Le sue foto hanno fatto il giro del mondo, sono diventate un simbolo della resilienza. Lei scappava mentre alle sue spalle i terroristi uccidevano e massacravano chiunque si trovassero davanti, inerme e disarmato. Il titolo "October 7th, Escape", è esemplificativo.
L'artista ha realizzato i murale in due distinti punti della città, davanti all’università Statale e a pochi metri dal Museo di arte Moderna. Il motivo, spiega lo stesso, era quello di trasmettere "un senso di dilagazione. La giovane ragazza israeliana è ovunque, corre in mezzo a noi e può apparire da un luogo all'altro, in una corsa disperata che non deve lasciarci indifferenti perché il problema del fondamentalismo e del terrorismo islamico è una minaccia globale". Con la sua opera, posta provocatoriamente anche davanti a una delle roccaforti milanesi dei pro-Palestina, l'università Statale, dove proprio oggi è stato annunciato l'inizio di una nuova intifada, aleXsandro Palombo voleva "rendere simbolica quella corsa verso la salvezza che quel giorno hanno fatto tantissimi altri civili inermi che fuggivano dai terroristi di Hamas". Nel suo murale, Patapov è ritratta circondata da tanti Teddy bear dilaniati dalla ferocia terrorista, che sulle t-shirt bianche portano stampata la bandiera di Israele.
Ignoti hanno distrutto questa forma d'arte, cancellando sadicamente il volto della ragazza ritratta e sfregiando le bandiere israeliane stampate sulle t-shirt. Era prevedibile che finisse così, a dimostrazione della democratica filosofia che muove gli studenti pro-Palestina delle università italiane.
L'artista non replicherà il murale, che resterà lì, sfregiato, così come è stato sfregiato il futuro di migliaia di giovani che il 7 ottobre di un anno fa si stavano solamente divertendo pacificamente. La violenza che hanno mostrato nella piazza di Roma è anche questo, in attesa che a breve vengano annunciate le nuove occupazioni per chiedere la pace in Palestina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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