Ladri, killer e persone scomparse. "Così sono diventato youtuber da milioni di views"

Alessandro Della Giusta è uno dei content creator più seguiti d'Italia grazie allee sue inchieste pericolose e i suoi video divertenti

Ladri, killer e persone scomparse. "Così sono diventato youtuber da milioni di views"

Si è fatto lanciare con una fionda umana, si è infilato nei sotterranei di Parigi, ha incontrato spacciatori, ladri e killer in giro per il mondo e ha ritrovato una ragazza ricercata da Chi l'ha visto in un manicomio abbandonato. È Alessandro Della Giusta - meglio conosciuto su YouTube come aledellagiusta - un 25enne di Cormons che sognava l'NBA e un futuro glorioso nel mondo del basket, ma ha saputo reinventarsi diventando un fenomeno virale.

I suoi video hanno superato 170 milioni di visualizzazioni, facendolo diventare uno dei content creator più seguiti d'Italia con oltre un milione di iscritti al suo canale. Dal primo video, pubblicato nell'ottobre del 2018, agli ultimi contenuti Alessandro ha compiuto una vera e propria scalata nell'olimpo del web tanto da aggiudicarsi il premio come Top Creator 2024 agli Webboh Awards. Tra inchieste, video divertenti e avventure al limite Alessandro ha trasformato una passione in un vero e proprio lavoro e a IlGiornale.it ha raccontato il suo progetto.

Come è cominciato tutto?

Tutto è cominciato perché mi sono trovato in una situazione in cui non sapevo bene che cosa fare dato che il mio sogno di giocare a basket e andare in NBA era svanito. Ho fatto dei lavoretti precari per un breve periodo poi sono partito per un viaggio in America per trovare la mia strada. All'inizio non c'era l'idea di fare video, volevo andare là solo perché ero affascinato dal mondo americano, essendo molto legato al mondo del basket. Poi, poco prima di partire, ho pensato che sarebbe stato bello raccontare il viaggio, così ho iniziato e pian piano la cosa si è evoluta.

Quando hai capito che qualcosa stava cambiando?

In realtà subito perché, per come sono fatto io, il primo giorno in cui ho fatto il video - e oggettivamente non ero capace di farli - nella mia testa lo facevo con l'intento di essere il migliore nel fare quella cosa. Poi ho avuto la fortuna che il mio quarto video è andato virale e quindi lì ho avuto un primo sentore di quello che sarebbe potuto essere. Poi ovviamente quella era solo una fiammata, quindi dopo ho dovuto lavorare per arrivare ai risultati di oggi raccontando anche di me.

Investigatore, intrattenitore, youtuber d'inchiesta: cosa sei?

A me piace molto la varietà, io voglio essere più vario possibile. Ovviamente l'inchiesta è una cosa che mi piace molto anche come fruitore di altri contenuti. Quindi quella è una parte predominante del mio modo di raccontare però, all'interno dell'inchiesta, mi piace anche avere momenti di leggerezza.

Infatti, ai video di inchiesta alterni altri più leggeri tipo "24h con Anna e Bello Figo" e "Ho speso 10mila euro in 24ore". È per accontentare un po' tutti?

È perché ho la curiosità di fare tutto e di più. Tutto quello che faccio è perché in primis attira la mia curiosità. Io cerco di fare le cose con la maggiore qualità possibile e una volta che c'è quella anche se facessi video sulle "sedie" con ogni probabilità le persone lo guarderebbero. La cosa più importante è raccontare con qualità poi il tema viene da sé.

Hai realizzato video da 3,5 milioni di views: quartieri pericolosi, Caracas, l’inchiesta sulla marijuana, il Kanun. Tutto vero?

Certo. Assolutamente. Sarebbe più difficile farli finti che veri questi video, se fossi in grado di fare per finta queste cose allora potrei fare cinema.

Hai mai avuto paura nei tuoi viaggi inchiesta?

Sinceramente, no. Anche perché dietro c'è un lavoro di preparazione importante. Avendo un team molto grande, ci sono delle persone che mi preparano il terreno prima che io vada. Poi ci sono delle volte che non è organizzato, perché è più bello così. Per esempio, prossimamente uscirà un video sui tunnel sotterranei di Las Vegas, dove vivono delle persone e dove è stata costruita una sorta di "città" sotterranea. Volevo raccontare questa realtà e avevo l'aggancio con una associazione che aiuta queste persone, ma prima di andare con loro sono andato da solo. Perché spesso, quando tu vai con qualcuno, hai un filtro. Se io vado da solo, invece, quello che vivo è la realtà e per me questa è la cosa importante. Mostrare la realtà. Sempre cercando di essere meno incosciente possibile.

In effetti alcune cose che fai sono pericolose, c'è il rischio di emulazione da parte di giovani che vedono i tuoi video.

È abbastanza difficile emulare le cose che faccio, anche perché andare a Caracas a Las Vegas non è da tutti. Comunque, ho un sottotitolo di attenzione alle cose che faccio nei miei video e spiego anche il modo in cui arrivo a fare determinate cose, sempre. Per ora nessuno mi ha mai emulato.

Questo è un lavoro: quanto guadagni con i tuoi video?

Guadagno sia dalle visualizzazioni sia dagli sponsor. In questo momento diciamo che la parte predominante delle entrate proviene dagli sponsor. Gli introiti dalle visualizzazioni sono molto vari, dipende da molti fattori, tipo il tema che tratti e il pubblico che ti segue. Tutto questo mi ha permesso di costruire un grande progetto e un'azienda variegata.

Alcuni non riconoscono quello del creator come un lavoro: cosa vuoi dire a queste persone?

L'intrattenimento esiste da sempre. Nel Colosseo quello che facevano era intrattenimento, semplicemente si evolve: come si guarda la tv, oggi si guarda anche YouTube e i social. Non sento il bisogno di convincere nessuno, se una persona non capisce che questo è un lavoro non è un mio limite e un suo limite. Anche perché, prima di iniziare a fare questo lavoro, anche io ero scettico. Ero concentrato sul basket, non seguivo nessun creator e non conoscevo bene questo mondo, quindi da "ignorante" l'ho sottovalutato. Poi semplicemente sono riuscito ad aprirmi a questo cosa e ora ne faccio felicemente parte.

Il rapporto con i follower. Tutto rosa e fiori o hai haters anche tu?

In realtà da questo punto di vista sono molto fortunato. Sì, può succedere che non stia simpatico proprio a chiunque ma nel 99,5% dei casi vengo percepito bene e nel caso ci siano dei commenti negativi, non mi pesa. Il mio obiettivo è crescere sotto ogni punto di vista, quindi anche le critiche - se costruttive - mi interessano.

C'è un lato negativo nel fare ciò che fai?

Dico sempre che il mio lavoro è il lavoro più bello del mondo perché è super vario. Ho a che fare con le persone e vivo tante esperienze diverse. Per come sono fatto io, non mi viene in mente un altro lavoro per vivere così tante situazioni che mi piacciono e soprattutto mi arricchiscono. Banalmente se vado a cena con qualcuno di qualsiasi cosa si parli comunque ho qualche aneddoto di cose che mi sono successe da raccontare e posso aggiungere qualcosa alla conversazione.

Sei pentito di qualcosa?

No. Sicuramente ho sbagliato delle cose, però, cerco di analizzare gli errori per trarne sempre un insegnamento. Io penso molto alle azioni che compio, quindi anche se poi il risultato ha portato nel lungo periodo a qualcosa di negativo era comunque stato ponderato.

Dove pensi che ti porterà questo percorso? Cioè c'è modo di sviluppare ulteriormente, progetti collaterali?

Da un punto di vista imprenditoriale mi piace variare non solo nello specifico dell'intrattenimento. Vorrò variare il più possibile anche dal punto di vista di attività che intraprendo.

Ho una palestra, siamo cinque soci, è metà campo da basket metà area training, e sono molto fiero di questo progetto che stiamo portando avanti con persone che, essendo tutte con un background diverso, ci completiamo e impariamo dai rispettivi ambiti. Nello specifico del mio lavoro c'è ancora molto che posso fare, ma quello che faccio la maggior parte del mio tempo ora è gestire le persone e questa cosa mi piace molto e replicabile in qualsiasi ambito.

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