Bello non festeggiare l'amore a comando

Il San Valentino, a mio avviso, è una formalità sciocca, un giorno in cui si è obbligati a fingersi innamorati o ci si ricorda di avere un partner, magari trascurato durante gli altri 364 giorni dell'anno

Bello non festeggiare l'amore a comando
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Gentile Direttore Feltri,
leggo che per la festa di San Valentino gli asili sono rimasti aperti alla sera per permettere ai genitori di andare al ristorante a festeggiare San Valentino. La motivazione? Non tutti possono permettersi di pagare una baby-sitter, ci sono solo i soldi per pagare il ristorante. Il costo dell'asilo è a carico della collettività. Insomma mettere su famiglia non deve essere una vita di sacrifici della serie finché morte non ci separi dalla cena romantica.

Massimo Carpene

Caro Massimo,
festeggiano il San Valentino, ma tanto poi si separano lo stesso, quindi pagare l'asilo di tasca nostra non è stato neppure utile. Quando a me mancavano i soldi per permettermi un servizio o un bene, rinunciavo a quel servizio o a quel bene, non interveniva la cosa pubblica per consentirmi di godere di un lusso che non avevo guadagnato con la mia fatica. Quindi non posso che concordare con te. Tenere gli asili aperti fino a tarda serata per fare sì che babbo e mamma possano festeggiare la festa degli innamorati senza i pargoletti tra i piedi, come se questi, carne della loro carne e frutto del loro amore, siano un impedimento e senza essere costretti a sborsare i soldi per la baby-sitter mi pare una iniziativa per nulla lodevole, la quale non ha alcuna utilità sociale. Il San Valentino, a mio avviso, è una formalità sciocca, un giorno in cui si è obbligati a fingersi innamorati o ci si ricorda di avere un partner, magari trascurato durante gli altri 364 giorni dell'anno, per ricevere il regalo, acquistare fiori e cioccolatini, recarsi al ristorante adeguandosi ad una convenzione sociale. Non ho mai celebrato questa occasione e ho avuto la fortuna di avere una moglie che, da buona bergamasca pragmatica e poco incline alle smancerie, la pensa esattamente come me, la quale dunque non mette il broncio se non le faccio gli auguri e non mi presento a casa con un regalino. Penserai che io non sia romantico, invece forse lo sono più di quanto si possa immaginare, perché credo che l'amore vada onorato ogni giorno e non soltanto il 14 febbraio, a comando. Lo onoro con la gratitudine che dimostro quotidianamente alle persone che amo, con la mia disponibilità ad ascoltarle, a tendere loro una mano, lo dimostro con il rispetto, l'attenzione, una carezza che mi nasce spontanea dal cuore e alla quale cedo con gioia e tenerezza, perché nulla è più stupido del contenersi in amore. Davvero ci serve una giornata mondiale per rammentarci di chi sta al nostro fianco o di chi portiamo nel cuore?

In casa mia San Valentino è un dì come un altro e in quasi sessant'anni di matrimonio non c'è stato un solo San Valentino in cui io e mia moglie siamo andati a cena fuori, e siamo durati lo stesso.

Abbiamo cenato con i nostri figli, mai affidati a tate e balie, nonostante lavorassimo entrambi senza posa.

Il San Valentino per me rappresenta solamente una cosa: un ottimo motivo per evitare ristoranti e locali di qualsiasi tipo la sera del 14 febbraio.

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