![Carnevale tutto da gustare](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/10/1739198891-carnevale2025.jpg?_=1739198891)
Il Carnevale, festa di colori, maschere e allegria, rappresenta uno dei periodi più vivaci e gustosi dell’anno in Italia. Oltre a sfilate e travestimenti, è una celebrazione profondamente radicata nella cultura enogastronomica, con ricette che variano da regione a regione, unite da un filo comune: l’abbondanza e il piacere di condividere il cibo prima del digiuno quaresimale. Scopriamo insieme i sapori, le tradizioni e i piatti simbolo di questa festa ancestrale.
Le radici del Carnevale affondano nelle antiche feste pagane dei Saturnali romani, dove il sovvertimento delle regole e l’eccesso alimentare simboleggiavano il caos primordiale.
In quei giorni, persino gli schiavi e i padroni si scambiavano le vesti ed invertivano i ruoli e non di rado i festeggiamenti diventavano sfrenati.
Con l’avvento del Cristianesimo, questi riti si fusero con la preparazione alla Quaresima, dando vita a una tradizione culinaria basata sul consumo di ingredienti grassi e zuccherini, come uova, latticini e carne, "proibiti" durante il periodo di penitenza imposto dalla nuova religione.
Il carnevale si festeggia in tutta Italia.
Cominceremo con Venezia , la città delle maschere per eccellenza e tutto il Veneto.
La città Serenissima e tutta la regione brillano per i loro celebri dolci fritti, vero e priprio simbolo di prosperità.
Le regine della festa sono indubbiamente le "Frittelle Veneziane": morbide palline di pasta lievitata, spesso farcite con crema pasticcera, zabaione o uvetta, così squisite che è pressoché impossibile limitarsi ad assaggiarne una sola.
È la volta quindi dei Galani (o Crostoli): sottilissime sfoglie croccanti, cosparse di zucchero a velo, simili alle “chiacchiere” diffuse altrove.
Quindi le Castagnole: Piccole sfere dorate, talvolta ripiene di crema o ricotta.
Queste delizie erano già citate nel ‘700 come dolce dei dogi, servite nei caffè storici di Venezia.
Dalla laguna veneta passiamo quindi al
regno della pasta ripiena, l’Emilia Romagna che celebra il Carnevale con piatti molto sostanziosi.
Immancabili le Lasagne Verdi al Forno: Strati di pasta all’uovo, ragù, besciamella e Parmigiano, è piatto principe delle feste.
Arrivanl qundi i Tortelli Dolci di Carnevale: ravioli ripieni di mostarda, amaretti e cioccolato, cotti al forno o fritti.
E poi i Bomboloni: fritti lievitati farciti con marmellata o crema.
In Lombardia , a Milano e dintorni, spiccano piatti legati alla cucina povera ma ricchi di sapore.
Come i Mondeghili: tradizionali polpette di carne avanzata, pane e formaggio, fritte nel burro. D'origine spagnola, sono nominati anche nei Promessi Sposi.
Ovviamente il Risotto alla Milanese con Ossobuco, un piatto celebrativo che è spesso servito nei pranzi domenicali di Carnevale.
Non mancano mai le Chiacchiere Lombarde: Simili ai galani, ma più spesse e cosparse di zucchero.
Scendendo giù per lo stivale arrivando fino a Napoli, scopriamo un Carnevale che è un trionfo di sapori decisi.
Piatto forte la Lasagna di Carnevale: Strati di pasta, polpettine, ricotta, uova sode e salumi.
Tra i dolci spiccano il Migliaccio, un tortino dolce a base di semola, ricotta e scorza d’arancia e il Sanguinaccio, crema di cioccolato e vin cotto (oggi senza sangue), spalmata sui biscotti.
In Sicilia il Carnevale ( come tutte le feste del resto) è un tripudio di dolci leggendari come i Cannoli Giganti, versioni più grandi del classico cannolo, farcite con ricotta e scorzette di arancia,
le Cassatelle, fagottini fritti ripieni di ricotta e cioccolato e quindi le pignolate, Palline di pasta ricoperte di miele, simili alle struffoli natalizi ma tipiche del Carnevale. Ricette antiche, dal retaggio arabo normanno che ancora sopravvive in loro.
In Sardegna la tradizione celebra Carnevale con pietanze legate alla pastorizia e agli antichissimi usi dei sardi.
Troviamo le Zippulas: cambelle fritte di pasta lievitata, spesso aromatizzate allo zafferano e i Pardulas, piccoli dolci di ricotta fresca o formaggio di pecora, avvolti in pasta croccante.
E quindi il leggendario Su Zurrette:
un budino al sangue di maiale (oggi raro e vietato al pari del Casu Marzu, il famoso formaggio coi vermi ), eredità della cucina contadina.
È tradizione in tutta Italia profondersi in numerosi brindisi di Carnevale, di buon augurio, con vino , anche caldo e aromatizzato e liquori, rosoli e grappe.
Importante non esagerare.
Il Carnevale italiano è un viaggio attraverso secoli di storia del nostro paese, dove ogni regione racconta la propria identità attraverso ricette tramandate di generazione in generazione.
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