Dopo il ricovero urgente e una settimana passata nella terapia intensiva dell'ospedale Gemelli di Roma, il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori, ha lasciato ieri sera il reparto di rianimazione dove il direttore, il prof Massimo Antonelli, e il suo staff lo avevano avuto in cura per una grave insufficienza respiratoria.
Il trasferimento nel reparto
Dalla zona di "massima urgenza" dell'ospedale dove il produttore era arrivato in gravi condizioni, Cecchi Gori è stato ora trasferito nel reparto del professor Francesco Landi, amico di famiglia e medico personale del produttore, per seguire un percorso di recupero. A darne notizia l'ex moglie del produttore Rita Rusic che per prima, come era successo in passato, si era resa conto dell'aggravarsi delle condizioni dell'ex marito e aveva insistito per il ricovero accompagnandolo nella struttura che più volte lo ha ospitato.
Con lui dal primo momento, insieme al figlio Mario J. ha espresso parole di gratitudine per l'ospedale che negli ultimi anni ha salvato almeno per due volte la vita al produttore. “Non finirò mai di ringraziare la struttura ed i relativi professori – ha commentato Rusic -. E anche la vicinanza degli affetti più cari è stata e sarà determinante alla sua lenta ma progressiva ripresa”.
Come sta ora il produttore
Al momento non è stato emesso nessun bollettino medico che confermi lo stato di salute di Cecchi Gori, ma da notizie che trapelano, sembra che stia molto meglio e che il problema di respirazione sia stato risolto. 81 anni ad aprile, il produttore nonostante il quadro clinico delicato con cui era arrivato al Gemelli di Roma, ha rispreso il suo proverbiale buon umore, scherzando con i medici e con il professor Landi, considerato per lui e l'ex moglie "di famiglia".
Non si sa ancora quando potrà essere dimesso dalla struttura, al momento, viene detto da voci di corridoio, ha bisogno di calma e riposo per
riprendersi. Già a gennario del 2022, Cecchi Gori venne ricoverato per complicazioni dovute al Covid che gli avevano provocato, problematiche respiratorie, anche in quel caso la bravura dei medici evitarono per lui il peggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.