Meloni convoca vertice di governo sull'Albania: "Nostro diritto stabilire i Paesi sicuri"

Il premier parla dal vertice in Finlandia: "Non permetteremo alla Russia di minare la nostra sicurezza"

Meloni convoca vertice di governo sull'Albania: "Nostro diritto stabilire i Paesi sicuri"
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Dobbiamo difendere i nostri confini: forte e chiaro il messaggio di Giorgia Meloni nelle dichiarazioni finali alla stampa al termine del vertice Nord-Sud di Saariselkä, in Lapponia. “Vogliamo difendere i confini esterni e non vogliamo permettere alla Russia o alle organizzazioni criminali di minare la nostra sicurezza ha evidenziato il primo ministro: “Il fatto che queste nazioni siano qui insieme a parlare di come affrontare le questioni principali, dimostra che abbiamo capito che il mondo è cambiato e ora possiamo affrontare le sfide che abbiamo davanti. Questa iniziativa è molto preziosa e dovremmo ripeterla in futuro”. La Meloni ha evidenziato che l’Unione europea è chiamata ad affrontare diverse sfide, a partire dalla sicurezza dei cittadini e dalla difesa:“Dobbiamo fare tutti di più per garantire che il pilastro della Nato si rafforzi perché resta la pietra miliare della sicurezza e della difesa. Dobbiamo essere capaci non solo di guardare al fianco orientale, ma anche ad altri luoghi”.

La Nato è la base della nostra sicurezza e come Paesi dell’Ue dobbiamo capire che va garantito l’apporto di spesa richiesto dall’alleanza militare atlantica, ha aggiunto la Meloni, rimarcando che“la sicurezza è difesa e noi dobbiamo fare di più”. Il dialogo è fondamentale, ha aggiunto: "L'Ue sta fronteggiando grandi sfide. I nostri Paesi sono stati spesso considerati e si sono trovati su parti opposti nell'Ue, con il Nord e i cosiddetti 'frugali' da una parte e dall'altra le nazioni del Sud, accusate di essere 'spendaccione', cosa che credo sia un pregiudizio. Queste nazioni sono qui ora per parlare del tema della sicurezza, e questo dimostra che abbiamo capito che il mondo è cambiato e non possiamo affrontare le sfide se non capiamo il punto di vista e i problemi degli altri".

Dalla difesa alla gestione dei migranti, nel vertice Nord-Sud sono stati affrontati i principali dossier a livello internazionale e la Meloni ha posto l’accento sulla necessità di mettere insieme gli sforzi. A proposito dei flussi migratori, il primo ministro ha acceso i riflettori sulla dimensione esterna del fenomeno e sulle partnership da avviare con i Paesi del Nord Africa. "Le regole del nuovo patto Ue in materia di migrazioni ci aiuteranno di più ad affrontare questo problema, devono essere date risposte migliori sulla questione dei rimpatri" ha evidenziato la leader del governo: "Penso che negli ultimi due anni abbiamo lavorato bene nel gestire in modo diverso l'immigrazione illegale, nel non lasciare ai trafficanti la decisione su chi deve entrare e chi no. I nostri confini sono diversi e hanno bisogno di strumenti diversi, quello che succede in Finlandia può avere efficacia ma non può essere replicato nel Mediterraneo".

Sempre per quanto concerne il dossier migranti, la Meloni ha annunciato di aver convocato per domani una riunione per capire come procedere sulla questione del protocollo con l’Albania. Il premier ha evidenziato: “Mi pare che la Cassazione abbia dato ragione al governo italiano, è diritto dei governi stabilire la lista dei Paesi sicuri”. Servirà del tempo per la lista europea di Paesi sicuri, ha proseguito, precisando che per gestire i flussi è necessario pensare “out of the box”: “L’Italia è stata la prima a stipulare un accordo con un Paese extra Ue, stiamo avendo qualche problema nell'interpretazione delle regole, ma li stiamo superando. Penso che sia un nuovo modo di affrontare questo problema”.

Una battuta anche sull’assoluzione di Matteo Salvini nel processo sul caso Open Arms.

"Mi pare un fatto che l'oggetto del processo fossero le sue scelte politiche come ministro dell'Interno piuttosto che effettivi reati, e sicuramente la giurisdizione in questo caso è stata usata per condizionare la politica” il parere del premier, che ha risposto così a un possibile ritorno del leader leghista al Viminale: “Oggi sia io che Salvini siamo contenti dell’ottimo lavoro di Piantedosi”.

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