Quel sottile confine tra la brava mogliettina e la potenziale...

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Foto di Pixabay
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Cara Valeria, la mia situazione sentimentale è in un vicolo cieco. Ero fidanzata da ormai 5 anni con Luca. Lui è gentile, dolce e innamoratissimo. Poi un giorno sul luogo di lavoro incontro Stefano. Brillante avvocato, occhi verdi e tanto entusiasmo per la vita. Un paio di battute e un po’ il caso o il destino ci ha aiutati. Ci scambiamo i numeri di telefono e una sera prendiamo un aperitivo. È subito fuoco e fiamme. Una passione travolgente, ma anche tenerezza, intesa. Ho pensato di potermi innamorare sul serio. Luca però sente, probabilmente, che qualcosa sta cambiando e mi offre un viaggio a Londra. Ci riavviciniamo. Ho sempre più dubbi, ma alla fine decido di rimanere con lui, il nostro legame è profondo. Io e Luca dopo 6 mesi ci sposiamo. Ora sono trascorsi 10 anni di matrimonio, tra alti e bassi, incomprensioni e divergenze di carattere. Stefano si rifà vivo dopo tutto questo tempo e mi chiede di vederci. La tentazione è grande, ma ho paura di rovinare tutto. Il rapporto con Luca, mio marito, ha attraversato tante cose, ma il brivido della passione che ho provato con Stefano non l’ho più sentito da allora. Brava mogliettina o potenziale fedifraga? E se andasse a rotoli il mio matrimonio…Potrebbe però essere un modo per mettere alla prova il sentimento per Luca. Lui e Stefano sono agli antipodi, e anche io mi sento scissa...
Luna

Cara Luna, temo che la sua indecisione sia già una decisione. Quantomeno una luminosa insegna ad indicare la strada che intende percorrere. Magari rivedendo Stefano capirà che lava e lapilli di un tempo si sono depositati lasciando spenta ogni brace. O magari capirà che quando si è trovata a un bivio, anni fa, scegliere di sposarsi non è stata la decisione più saggia da prendere. Perdoni la brutalità. E la prego, non pensi neppure per un secondo che non abbia rispetto di suo marito e della vostra unione. Ma se già allora è stata così combattuta, se già allora descriveva il suo menage con Luca con parole tanto tiepide e l’incontro con l’avvocato con un vocabolario preso in prestito da tutt’altra temperatura, figuriamoci cosa può significare, oggi, il fatto che il suo solo rifarsi vivo la getti in questa dilaniante indecisione. Non posso certo augurarle una vita di sacrificio.

Dovrei suggerirle di immolarsi per un’esistenza che non vuole e per continuare a stare a metà accanto a un uomo che la vorrebbe per intero? Mi sentirei di fare un torto a tutti. Vada all’appuntamento con Stefano e capisca quale vita vuole davvero.

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