Il costo delle decorazioni natalizie: ecco quando si rischia la multa per le luci sul balcone

Ci sono delle regole da rispettare per evitare di incorrere in sanzioni, ecco cosa c'è da sapere

Il costo delle decorazioni natalizie: ecco quando si rischia la multa per le luci sul balcone
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Con l'avvicinarsi del Natale milioni di italiani si preparano ad addobbare le proprie case: oltre a realizzare i classici alberi e presepi, in tanti scelgono di decorare il balcone o il giardino con luci colorate. A tal proposito, tuttavia, esistono delle norme specifiche a cui prestare attenzione per evitare di incorrere in sanzioni, ecco cosa c'è da sapere.

Cosa dice la legge

La prima precauzione da rispettare, quando si parla di apporre al balcone non solo luci ma ogni genere di decorazione o applicazione non luminosa, è quella di fissarle al meglio per impedire che possano cadere accidentalmente e arrecare danni a cose o persone, anche al di fuori del condominio: stando a quanto previsto dal Codice civile all'art.2043, in questi casi il danno va risarcito e si rischia anche di dover pagare una multa.

L'art.1122 del Codice civile spiega che "il condomino non puo' eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell'edificio": anche le luci e le decorazioni sul balcone possono rientrare nella casistica, ad esempio nel caso in cui , troppo pesanti o ingombranti, danneggino una ringhiera o necessitino per il loro ancoraggio di opere murarie o di interventi importanti e vistosi, peggio ancora qualora questa modifica incrementi il pericolo per gli altri.

Nel caso in cui questo rischio si concretizzi nei confronti di un passante, si può addirittura sfociare nel penale come previsto dall'art.674, con cui si disciplina il "getto pericoloso di cose": "Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone" può essere punito con l'arresto fino a un mese e una sanzione da 206 euro. Con le decorazioni natalizie si può incorrere anche nell'art.675 del Codice penale: il cittadino che non abbia assunto le dovute cautele nel fissare cose che "cadendo in un luogo di pubblico transito, o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, possano offendere o imbrattare o molestare persone", rischia una multa da 103 a 619 euro.

Regolamenti comunali

Anche il Comune può porre un freno in tal senso nel suo regolamento, limitando l'esposizione di luminarie o luci decorative ovunque oppure in determinate zone: in genere alla base di tali disposizioni vi sono motivi di salvaguardia del decoro urbano oppure specifici vincoli archeologici, architettonici o paesaggistici. Il che avviene spesso, ad esempio, nei centri storici.

In qualche caso esistono delle limitazioni al numero di luminarie e decorazioni, così come l'obbligo di utilizzare cavi con certificazioni CE resistenti all'acqua e idonei all'installazione esterna, evitando di sovraccaricare prese elettriche o di usare prolunghe non adatte all'esterno: questo genere di sanzioni viene adottato per instradare i cittadini sulle buone maniere per quanto concerne la sicurezza.

Laddove alla decorazione luminosa si associno anche dei suoni, cosa sempre più frequente come da tempo accade negli Stati Uniti, possono esistere nel regolamento comunale ulteriori divieti o limitazioni, anche a seconda dei decibel erogati. Alcuni Comuni, addirittura, hanno fatto divieto di collocare i pupazzi raffiguranti Babbo Natale che sale sul balcone tramite una scaletta perché in grado di generare allarmismo tra residenti e passanti, convinti che possa trattarsi di una reale effrazione. Generalmente, per non sbagliarsi, l'Ente locale comunica queste limitazioni anche sui social.

Condominio

Oltre alle leggi e ai regolamenti comunali, anche il condominio può disporre delle limitazioni, che variano da caso a caso: oltre al contenimento del numero di luci, addirittura in qualche caso si dispone l'uniformità dei colori da utilizzare per preservare il decoro complessivo dell'edificio.

I trasgressori possono addirittura essere colpiti da un'ammenda, se previsto dalle norme interne, per cui in caso di violazione, come previsto dall'art.70 delle disposizioni di attuazione al Codice civile, l'amministratore, investito della sua autorità dall'assemblea, ha la possibilità di infliggere una sanzione che va da 200 euro fino a 800 euro in caso di recidività.

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