Down informatico, Microsoft: "Problemi risolti". Caos e disagi: come avere i rimborsi

Voli in ritardo o cancellati in tutti gli aeroporti europei e mondiali: ecco come fare se il proprio volo è stato coinvolto dai disservizi Microsoft

Down informatico, Microsoft: "Problemi risolti". Caos e disagi: come avere i rimborsi
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Il guasto dei sistemi Microsoft in conseguenza di un errore di aggiornamento del software Crowdstrike, un antivirus diffuso in molte aziende, ha mandato ko gli impianti informatici di numerose imprese ma, soprattutto, quelli delle principali compagnie aeree del pianeta. Anche se il problema è stato completamente risolto, la scia lunga potrebbe ripercuotersi sui servizi per giorni, se non settimane. United, American Airlines e Delta sono state costrette a tenere i loro aerei a terra per quasi 12 ore e in Europa non è andata meglio. Klm ha seguito l'esempio dei vettori americani e anche Ryanair ha subito disservizi, insieme ad altre compagnie. Un problema di questa portata, che ha lasciato a terra in tutto il mondo almeno 2850 aerei, in uno dei weekend più caotici per il traffico aereo, visto il numero di persone che partono per le vacanze, ha causato una lunghissima serie di disagi. Sono migliaia i passeggeri costretti a lunghe attese in aeroporto per capire se il proprio volo sia stato cancellato o solo ritardato. Ecco cosa possono fare gli utenti per far valere i propri diritti.

I passeggeri coinvolti

Una prima stima, approssimativa e in difetto, indica che sono circa 2milioni gli utenti di tutto il mondo a subire le conseguenze dei problemi Microsoft. Il guasto ha colto in maniera diversa quasi tutte le compagnie.

Gli aerei in ritardo

Tutte le compagnie suggeriscono ai propri passeggeri di recarsi comunque in aeroporto per verificare la situazione e di farlo con larghissimo anticipo, almeno tre ore prima anche in caso di voli interni o a corto raggio. Ogni compagnia ha un sistema di avviso per i propri passeggeri tramite notifiche sullo smartphone ma in aeroporto si può ottenere l'assistenza necessaria ed, eventualmente, una riprotezione rapida su altri voli. O comunque indicazioni per come agire.

I voli cancellati

Se la compagnia ha deciso di cancellare il volo, i passeggeri in aeroporto ottengono dalla stessa le indicazioni sui successivi passi. Nella maggior parte dei casi, i vettori provvedono a una riprotezione su altri voli in partenza nelle successive 48 ore. In alternativa, chi decidesse di non usufruire di una riprotezione può chiedere il rimborso completo del suo biglietto. In questi casi, se si vuole avere la certezza dell'assistenza, non è conveniente agire in autonomia prenotando biglietti con altri vettori, a meno che non ci siano estreme urgenze. Sia perché il problema riguarda tutte le compagnie, sia perché le operazioni per il rimborso del secondo biglietto tendono a essere molto lunghe.

La richiesta di rimborso

Chiunque abbia subito la cancellazione del volo, senza riprotezione, ha diritto a ottenere il rimborso. Di norma le compagnie aeree forniscono ai loro clienti tutte le credenziali adeguate per procedere nella mail che viene mandata per comunicare l'eventuale disservizio. Chi ha acquistato il ticket mediante una società terza è a loro che deve rivolgersi e non alla compagnia. In Italia esistono numerose agenzie che si occupano di sbrigare tutte le pratiche burocratiche in vece del cliente e che, per svolgere questo lavoro, chiedono una minima percentuale sul rimborso ottenuto, che viene garantito.

Le spese extra

Chiunque dovesse rimanere a terra per diverse ore e fosse costretto a consumare pasti o a prenotare hotel in attesa del volo successivo potrebbe chiedere alla compagnia aerea anche questo rimborso. Tuttavia, non è una pratica automatica come il rimborso del ticket. Solitamente per queste evenienze le compagnie aeree non sono obbligate a intervenire ma chi volesse tentare potrebbe farlo per tramite di un ufficio legale.

Rimborso e risarcimento

Se dal punto di vista legale le compagnie sono obbligate al rimborso per il volo cancellato, diverso è il caso del risarcimento.

I disservizi avuti dai passeggeri in questo weekend non sono direttamente imputabili al vettore, che non ha alcuna responsabilità (come più volte specificato dalle compagnie), pertanto il risarcimento potrebbe non essere dovuto.

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