Etichette riciclate dai truffatori: ecco perché è meglio distruggerle

Esattamente come avviene per le vecchie carte di credito, è consigliabile farle a pezzi ed eliminarle

Etichette riciclate dai truffatori: ecco perché è meglio distruggerle
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Anche le etichette apposte su pacchi e lettere inviati a casa iniziano a diventare appetibili per i truffatori, i quali hanno escogitato un modo di riciclarle a loro vantaggio.

Nel caso in cui, dopo aver preso visione del contenuto della scatola di cartone o della busta a noi indirizzate, la prassi sia quella di liberarsi dell'involucro lasciandolo intero e senza provvedere a eliminare i dati personali che in genere vi vengono apposti, è consigliabile rivedere le proprie abitudini.

Sempre alla ricerca di metodi ingegnosi per ingannare le persone e trarre profitto dalla loro ingenuità, infatti, i malintenzionati approfittano di quella che in apparenza sembra una veniale disattenzione per mettere a segno una nuova forma di raggiro. Non fare a pezzi pacchi, buste e involucri significa infatti spalancare le porte ai truffatori, che spesso e volentieri frugano anche tra i rifiuti proprio alla ricerca di etichette di spedizioni di Poste Italiane, o di altri corrieri, contenenti dati sensibili.

Qualora il tagliando adesivo sia ancora integro, può infatti essere ritagliato e riutilizzato applicandolo su un nuovo involucro che si farà finta di dover consegnare al medesimo utente. Con la scusa di dover recapitare un pacco o una lettera, quindi, il malvivente potrebbe tranquillamente riuscire a intrufolarsi in casa della vittima di turno con l'obiettivo unico di rubare.

Ecco perché, non solo per evitare di finire nel mirino di malintenzionati ma anche semplicemente per proteggere i nostri dati personali riportati sulle etichette o direttamente sui pacchi, è sempre bene rimuovere tali indicazioni e farle in piccoli pezzi per rendere impraticabile una lettura. Si tratta, peraltro, dello stesso consiglio che viene dato agli utenti che vogliono sbarazzarsi di vecchie carte di credito o fidelity card.

Prima di gettarle nei rifiuti bisogna sempre farle a pezzi con delle forbici dal momento che, anche se fuori corso e inutilizzabili, esse contengono sempre informazioni sensibili: tali carte andrebbero tagliate, come consigliato dalle banche, almeno in 16 parti che dovrebbero essere smaltite non in un'unica volta, così che risulti impossibile per chiunque riassemblarle. Grande attenzione va data soprattutto nel danneggiamento del chip metallico presente sulla tessera.

Per quanto riguarda le carte di credito l'accurata distruzione è d'obbligo, anche perché in caso di rinnovo il

numero rimane lo stesso (a cambiare sono il codice CVV e la scadenza): sempre meglio eliminare quindi ogni possibilità di risalire ai nostri dati personali che, anche in caso di tessera scaduta, rimangono comunque rilevabili.

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