Euro falsi a Napoli, blitz dei carabinieri: "Maradona" e "Pelé" per indicare la qualità

La contraffazione delle banconote era eccellente, al punto che la Bce ha coniato il termine "Napoli Group" per qualificare i gruppi di Napoli e dell'hinterland partenopeo

Euro falsi a Napoli, blitz dei carabinieri: "Maradona" e "Pelé" per indicare la qualità
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È stato un maxi blitz quello in cui sono stati impegnati gli oltre 200 uomino dell'Arma dei Carabieri che hanno arrestato ben 63 persone a Napoli: le indagini riguardavano la produzione di false banconote da 20, 50 e 100 euro. La procura partenopea, guidata da Nicola Gratteri, ha disposto il carcere per 48 degli indagati, 14 persone ai domiciliari e per un cittadino il divieto di dimora.

I nomi in codice

La produziine illecita dei finti euro avveniva nel cuore di Napoli, specialmente nei quartieri Mercato e Pendino, un'area controllata dal clan Mazzarella. Spicca la "qualità" di queste banconote cui la stessa Bce (Banca Centrale Europea) ne ha riconosciuto la fattezza e la difficoltà nell'identificarle con quelle reali a tal punto da coniare il termine "Napoli Group" che distinguere i vari gruppi partenopei che producevano quel tipo di tagli. Non solo questo: nella cuore della base operativa localizzata in vico Vetreria Vecchia, per indicare la qualità delle banconote, i venditori le indicavano ai loro clienti con i soprannomi di "Maradona" e "Pelè". Secondo le prime ricostruzioni, i tagli da 100 euro sarebbero stati sia quelli "vecchi" ma anche la nuova serie "Europa".

Un giro d'affari milionario

In un anno, lo spaccio delle false banconote avrebbe fruttato circa sei milioni di ricavi per una circolazione complessiva pari a 60 milioni di euro falsi. Agli arrestati è stato contestato anche l'aggravante del metodo mafioso dal momento che produzione e vendita sostentavano il clam camorristico dei Mazzarella. Sono stati bloccati in tempo tre cittadini francesi che stavano comperando le banconote per recarsi all'aeroporto di Napoli Capodichino e far rientro in Francia. I falsi euro circolano in tutta Europa con le forze dell'ordine di tutte le nazioni impegnate in sequestri quotidiani.

Come riconoscerle

"Non ricevere banconote da 50 e 100 euro senza guardarle, controllare la qualità della carta e la qualità dei colori. Sono questi i modi per non incorrere nel rischio di ritrovarsi in tasca dei soldi falsi": lo ha spiegato all'Adnkronos Lorenzo Marinaccio, Comandante della seconda sezione operativa di Napoli del comando carabinieri Antifalsificazione Monetaria, che ha messo a segno un colpo importante nell'ambito di questa operazione. Il comandante sottolinea anche la difficoltà nel riconoscere queste banconote false. "Se sono di ottima fattura se ne accorgono soltanto gli esperti della Banca d'Italia e dell'Antifalsificazione monetaria, che hanno dei macchinari ad hoc per fare questo tipo di esame. Se sono di pessima fattura ce ne accorgiamo tutti perché vediamo che la banconota non è genuina". "

Quelle sequestrate oggi a Napoli erano considerate "di ottima fattura". Ma come fare per difendersi ed evitare che circolino ancora? "Il consiglio è quello di non ricevere banconote di 50 e 100 euro, che sono quelle che circolano maggiormente e che sono maggiormente contraffatte, senza fare un minimo controllo, quanto meno visivo". Chi va a fare la spesa o qualunque altra compera è invitato a controllare i soldi che si mette in tasca per evitare che possano continuare a circolare sul mercato. "Invece bisognerebbe perdere qualche minuto per controllare la qualità della carta, la qualità dei colori".

Tra i "segreti" per scovarle, ecco filigrana d'argento e "quei patch iridescenti che cambiano colore con i raggi del sole, però bisognerebbe avere presente l'originale per riconoscere quello contraffatto", conclude.

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