Figuraccia Gramellini sulle tro**, il Sinistragate qatarino e Fdi: quindi, oggi...

Figuraccia Gramellini sulle tro**, il Sinistragate qatarino e Fdi: quindi, oggi...
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- Ho come l’impressione che il riflesso condizionato che porta la stampa a difendere gli amici della Ditta stia facendo il solito scudo umano su Speranza&co. Lo scandalo europeo delle presunte mazzette lo raccontiamo come lo scandalo di del Qatar, delle Ong, al massimo “dei socialisti europei”. Invece a esserci dentro fino al collo sono i compagni di Articolo 1. Potremmo chiamarlo Sinistragate quatarino. Ma Bersani e Speranza fischiettano.

- In fondo lo dice pure Enrico Mentana: “Lo scandalo a Bruxelles riguarda tutto un solo partito: il Pd e poi Articolo uno. Lo chiamiamo Qatargate ma potremmo chiamarlo Panzerigate”.

- Alessandra De Stefano ha ragione: la carta stampata ormai è “il nulla”. Resta il fatto che “il Circolo dei Mondiali” è una trasmissione orripilante.

- Grande idea di Bonaccini: per risollevare il Pd chiede “sobrietà, un valore”. Ma che vuol dire?

- Giusto per informarvi che la Russia ha aumentato le forniture alla Cina del 173%. Non basterà per sostituire del tutto il metano venduto all’Europa, ma è un primo passo. Che di sicuro sposta l’ex Urss più sul versante asiatico che su quello europeo.

- Bene ha fatto Macron a seguire la Francia in Qatar, fregandosene delle richieste di boicottaggio. Lasciamo lo sport allo sport

- Dopo settimane a dire che l’Ue ci avrebbe bacchettato sulla manovra, il Corriere scopre che il giudizio di Bruxelles sui 40 miliardi messi in dote da Giorgia Meloni e Giorgetti è “positiva” perché giustamente “prudente”. Piano piano capiranno che tutto sommato non siamo governati da mostri brutti e cattivi

- Gramellini non poteva che indignarsi (anche se giura di non volerlo fare) per la battuta di Berlusconi sul pullman di troie. Dice: “Certe battute non le fa più neppure Boldri, non solo per via del Metoo ma anche perché è proprio cambiata la sensibilità, il modo di rapportarsi alle donne e al sesso”. Si vede che Massimo frequenta poco spogliatoi lontano dai suoi studi televisivi.

- Ah, comunque noi siamo che abbiamo intellettuali impegnati a spiegare per quale motivo Saviano può dire “bastarda” ad una signora e che al contempo si scandalizzano per una battuta, magari terra terra, ma il cui unico scopo era quello di far ridere.

- Gramellini dice che raccontare certe barzellette “appartiene al passato”. È talmente “sorpassato” che - segnaliamo all’illustre collega - che meno di un anno fa l’ottimo Checco Zalone sul palco di Sanremo, di fronte a milioni di persone, cantò questa frase: “E mi ricordo di mio padre con le puttane in viale Monza, quelle a 20 euro basse con la panza”. Fatemi capire: “neppure Boldi” fa queste battute ma Zalone può elargirle a Sanremo? Perché vi “mette solo tristezza” se il Cav a una cena conviviale usa il termine “troie”, mentre ridete a crepapelle a sciocchezze di Luca Medici? Ma forse troveremo una Murgia o un Gramellini in grado di spiegarci che “troie” e “puttane” non sono sinonimi…

- Mentre arrestano loro esponenti a Bruxelles, sapete la sinistra che fa? Pensa a una legge per cancellare strade intitolate ai miti del fascismo. Le elezioni non hanno insegnato loro proprio nulla.

- Ma Gramellini che si lamenta del Cav è lo stesso che scriveva: “Il fatto è che, da Aristofane a Totò, la comicità si basa sui luoghi comuni, con una spiccata prevalenza per i più beceri”? È lo stesso che lodava quel suo essere triviale di Checco Zalone? Direte: uno è un comico e uno è un politico, ma quando si raccontano barzellette o si fanno battute, tutti si indossa l’abito del comico. Anche solo per un minuto.

- "Da anni infangano la Lega cercando rubli (che non ci sono) con articoli, inchieste e commissioni, ma allo stesso tempo 'gli passavano sotto il naso milioni di euro in corruzione dai paesi islamici. Penosì". Un po’ sassolini dalle scarpe Salvini se li è tolti. E si può capire.

- 10 anni di Fratelli

d’Italia, potremmo parlare dell’incredibile crescita e della conquista di Palazzo Chigi, invece siamo qui a discutere se Cristina d’Avena fa bene ad andare a cantare alla loro kermesse. Il livello del dibattito italiano.

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