Alla fine, il generale Roberto Vannacci è stato sospeso dal servizio per 11 mesi. L'alto ufficiale, che da poco ha preso servizio nel nuovo incarico, è indagato in due procedimenti uno nel quale è sospettato di peculato e truffa nei confronti dello Stato e in un'altra vicenda che riguarda invece una accusa di istigazione all'odio razziale attraverso il suo libro. La decisione è stata disposta dall'ufficio del personale dello Stato maggiore dell'Esercito in conseguenza al procedimento disciplinare di Stato che è stato avviato lo scorso 30 ottobre. Gli avvocati del generale, tramite l'agenzia Adnkronos, rendono noto di aver già avviato le pratiche per il ricorso. La sospensione, ha spiegato l'avvocato Giorgio Carta all'agenzia Agi, implica "conseguente uguale detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio".
"La sanzione stigmatizza le circostanze della pubblicazione del libro 'Il mondo al contrario' ,che avrebbe asseritamente denotato 'carenza del senso di responsabilità' e determinato una 'lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata', 'compromettendo il prestigio e la reputazione dell'Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell'ambito della compagine militare'", si apprende da fonti investigative riportate dalle agenzie. Contro questo provvedimento, l'avvocato Giorgio Carta ha annunciato "immediato ricorso al Tar Lazio", con richiesta di sospensiva, rivelandone il contrasto con il diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, compresi i militari.
"Un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il Generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani", è il commento che Matteo Salvini ha affidato ai social. "Io parlo di causalità che lascia qualche perplessità", è il commento di Attilio Fontana, governatore leghista di Regione Lombardia, ai giornalisti che, a margine dell'evento "Numeri, prospettive e politiche per la crescita digitale della Lombardia", organizzato da Assintel, gli hanno chiesto un suo pensiero sul caso Vannacci.
Sulla vicenda, interpellato alla Camera, è intervenuto anche il ministro Guido Crosetto, titolare della Difesa, spiegando che verrà a breve diramato un comunicato del ministero, "che spiega ai non pratici in materia che parliamo di procedimenti partiti mesi fa, e che avvengono in modo automatico e che sono totalmente esterni dall'input dell'autorità politica perché partono da un'autorità tecnica". Quindi, aggiunge Crosetto, "Una volta che tutte le informazioni saranno disponibili, magari i commenti saranno più appropriati. Per quanto mi riguarda tra un pò finirò le guance da porgere"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.