Gettoni telefonici, quanto valgono davvero al giorno d'oggi. Quali sono i più preziosi

Anche i vecchi gettoni telefonici sono molto apprezzati dai collezionisti e alcuni pezzi hanno un valore incredibili. Ecco quali

Gettoni telefonici, quanto valgono davvero al giorno d'oggi. Quali sono i più preziosi

I gettoni telefonici rientrano a pieno diritto nel mondo del collezionismo. Ad oggi sono tantissimi gli appassionati, pronti a sborsare cifre anche importanti per aggiudicarsi un pezzo ambito. Per quanto semplice e antico, uno di questi pezzi può raggiungere un valore davvero incredibile. Ecco perché, se si è in possesso di alcuni vecchi gettoni, sarebbe bene controllarli prima di disfarsene: potremmo essere in possesso di un piccolo tesoro.

Anche i gettoni telefonici - non assimilabili alla monete perché non prodotti dalla Zecca dello Stato - hanno un valore. Dipende, ovviamente, dalla richiesta e dallo stato di conservazione. Si possono raggiungere facilmente le centiania di euro, a seconda dell'esemplare. I primi mai realizzati furono quelli dalla Stipel, concessionaria del servizio di telefonia in Piemonte e Lombardia. I pezzi vennero coniati in alpacca, una lega che combina rame, nichel e zinco, nel 1927. Il loro utilizzo era limitato ai telefoni interni alla Fiera Campionaria di Milano. Poi arrivarono quelli della Teti, ossia della Società Telefonica Tirrena. Era il 1945, e i gettoni divennero utilizzabili su ogni telefono pubblico.

Per avere

un'idea del prezzo, bisogna ragionare soprattutto sul fatto che sono in tutto sei i modelli possibili. Tutti quanti hanno ormai raggiunto un valore di un certo tipo, e molto conta lo stato di conservazione.

  • Gettone Stipel 1927. Si tratta del primo mai realizzato in Italia, e proprio per questa ragione è così prezioso. Dato che risale al 1927 e aveva un utilizzo limitato è molto difficile trovarlo e ciò ne aumenta il valore. Il pezzo si presenta con una doppia scanalatura: sul lato alto campeggia la scritta S.T.I.P.E.L., mentre al centro troviamo la raffigurazione di una vecchia cornetta del telefono. Viene poi riportato l'anno di conio in basso e la scritta "Anno V", riferimento all'epoca fascista. Una sola scanalatura, invece, si trova sul lato opposto. E lì si trova il nome per esteso della società che l'ha prodotto. Un gettone del genere, trovato in condizioni perfette, può raggiungere i 100 euro. In caso di difetti, il valore aumenta;

  • Gettone Timo 1928. Si prosegue con altro pezzo italiano, prodotto in nichel dall'officina Timo di Bologna, nel 1928. Su una faccia di questo gettone troviamo una doppia scanalatura, l'anno 1928 posto in alto, il doppio rombo al centro con la scritta "Timo" e la dicitura "Anno VI" di epoca fascista in basso. Nell'altro lato abbiamo il nome dell'azienda produttrice. Il valore di questo esemplare oscilla fra i 100 e i 200 euro;

  • Gettone Telve 1932. Questo è un pezzo davvero molto raro. Fu prodotto nel 1932 dalla Società telefonica delle Venezie. Realizzato in ottone, ha una faccia con una scanalatura e la scritta "Società telefonica delle Venezie", e un'altra con l'immagine di un disco combinatore. Questo pezzo può arrivare anche a 250 euro;

  • Gettone Set 1934. Prodotto dal Set di Napoli nel 1934, questo gettone è particolare perché presenta lati identici. Al centro della moneta abbiamo la scritta "S.E.T.", circonandata dalla dicitura "Società servizi telefonici". Troviamo poi una stella a cinque punte nella parte bassa, e una corona composta da 12 triangoli. Ne esistono diverse varianti. Ad oggi un gettone del genere può valere 70 euro, ma il prezzo sale in caso di esemplare senza il punto alla fine della parola S.E.T. In quel caso si arriva anche a 180 euro;

  • Gettone Teti 1935. Si arriva dunque a uno dei pezzi più ambiti, il gettone coniato nel 1935 dalla società Teti di Roma. La moneta è stata realizzata in una particolare lega che racchiude diversi metalli, fra cui l'alluminio. Su un lato campeggia al centro la scritta "Teti" in un reticolo a quadri, sull'altro troviamo un disco combinatore su sfondo reticolato. Il valore si aggira intorno ai 200 euro, ma attenzione. Il pezzo con la scritta "prova" può arrivare anche a 15mila euro, secondo recenti stime;

  • Dal 1959 in poi. Si tratta di gettoni ovviamente più comuni e facilmente reperibili rispetto ai pezzi precedentemente elencati. Sono tutte monete realizzate in ottone. Su un lato hanno la scritta centrale "Gettone Telefonico" e l'ovale con la data (anno/mese) in basso, mentre sull'altro campeggia l'immagine di un telefono. Negli anni il valore del gettone, ancora in uso, cambiò spesso. Nel 1959 valeva 30 lire, fino a raggiungere le 200 lite nel 1984. Questi pezzi non hanno grandissimo valore, ma sono collezionabili. Quelli con la siglia 75/02, 77/06, 78/03, 79/01, 80/11 possono arrivare a 15 euro. I pezzi 65/04, 71/10, 73/04, 74/12, 77/04 arrivano anche a 50 euro, se proposti in buone condizioni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica