I punti chiave
In estate non si può rinunciare al vino. Nemmeno quando il termomtero segna temperature troppo alte. L'importante, come ci spiega Roberto Anesi, nel 2017 eletto migliore sommelier Ais d'Italia, è privilegiare etichette con caratteristiche di freschezza e piacevolezza di beva. Attributi necessari soprattutto quando abbiniamo un calice ai piatti "estivi", che hanno meno struttura e spesso non contemplano cotture.
Seguendo questi principi sicuramente ci troveremo sulla strada giusta tra gli scaffali dell'enoteca. Ma un altro fattore che non dobbiamo trascurare è la temperatura di servizio. Possiamo pure scegliere il vino giusto, ma se un bianco è troppo freddo avremo difficoltà a percepire le sfumature aromatiche. E se un rosso viene bevuto troppo caldo, invece, ci troveremo a sorseggiare un vero e proprio brodo. Che d'estate non è il massimo. In questo articolo vi diamo alcuni accorgimenti sul servizio e vi consigliamo 10 etichette scelte con l'aiuto del sommelier trentino.
Le bollicine
Dal mondo delle bollicine, Anesi ci suggerisce 3 metodo classico. Il primo è un Lambrusco Sorbara DOC Brut della cantina Quintopasso. "Lo trovo un vino molto moderno. Mi colpiscono il suo naso intenso e la sua delicata bollicina", ci spiega il sommelier. Mentre nell'Alta Langa, altra terra di bollicine, la scelta è ricaduta sul Bianc 'd Bianc della cantina Cocchi. Questa azienda è un pioniere dell'Alta Langa declinata con lo Chardonnay in purezza. "È un vino ricco, complesso con una bollicina avvolgente", precisa Anesi. L'estate è anche un momento un cui, mentre ci si rilassa, c'è la voglia di stappare bottiglie di un certo calibro. Per una serata speciale, il nostro sommelier trentino guarda nella sua regione e ci consiglia un Trentodoc come Madame Martis di Maso Martis: "Complesso, sfaccettato, è in grado di reggere anche piatti con una certa struttura".
I bianchi
Per i vini bianchi, partiamo invece dal Friuli Venezia Giulia. La scelta di Anesi, qui, è ricaduta su un Friulano Vigna Runc dell’azienda Carpino, che si trova proprio al confine con la Slovenia. È un vino questo che si fa apprezzare per una beva scorrevole e i suoi profumi delicati. "Agrumato e teso al palato – ci spiega – può accompagnare antipasti di vario genere". Per gustare al meglio piatti di mare ci spostiamo, invece, nelle Marche, terra di Verdicchio, un vitigno con un naturale feeling con la cucina di pesce. "Qui segnalo una giovane azienda ed un appassionato produttore, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Palombare” dell’Azienda Campanelli – raccomanda Anesi – un'etichetta che colpisce perché è bilanciata e ha un'elegante struttura". Per le grandi occasioni invece andiamo in Alto Adige dove viene prodotto dall'azienda Castelfeder lo Chardonnay Kreuzweg Family Reserve . "Questo è uno Chardonnay di livello assoluto prodotto sui terreni vocati di Magrè che si distingue per una eleganza sopraffina". Dal color giallo paglierino brillante, presenta note minerali di pietra focaia, uva spina, nocciola, citronella e mela.
I rosati
Spesso snobbati in passato, i rosati stanno acquistando sempre più credito negli ultimi anni. Si possono bere sempre, ovviamente, ma nella stagione estiva hanno un tocco in più grazie al loro sorso rinfrescante e alla loro versatilità. Una delle due etichette che abbiamo scelto, un Salento IGT Five Roses di Leone de Castris, si abbina bene al fritto di pesce secondo Anesi. È a base di Negroamaro e rapisce con i sentori fruttati di ciliegia e fragolina di bosco. In bocca è fresco, morbido e piacevolmente persistente. Per la seconda proposta voliamo invece in Piemonte che oltre agli imponenti rossi e ai bianchi fa nascere anche rosati di tutto rispetto. Come il Coste della Sesia “Rosa del Rosa” di Proprietà Sperino. "Realizzato con Nebbiolo e Vesapaiola – racconta Anesi – si adatterà bene a piatti più strutturati, ma, perché no, anche a una bella merenda".
I rossi
Per gli amanti del vino rosso, possiamo trovare ottime proposte anche d'estate. "Quello che però vorrei raccomandare – ribadisce Anesi – è il rispetto delle temperature di servizio. I vini rossi vanno serviti tra i 16° ed i 18°C, e non esiste la cosiddetta temperatura ambiente". In pratica se non abbiamo una cantinetta dove conservare le bottiglie, meglio dare una passata di frigo al rosso piuttosto che berlo riscaldato dalla temperatura estiva. Dopo questa premessa, passiamo ai consigli. "Un rosso appagante, sapido e dalla beva piacevole – ci suggerisce Anesi – è il Rossese di Dolceacqua Maccario Dringenberg". Ma se cambiamo zona e vogliamo un altro vino rosso con caratteristiche simili possiamo andare sulla denominazione Südtiroler St. Magdalener, sulle colline al Nord di Bolzano.
"L’azienda Fliederhof qui produce il Marie, un vino rinfrescante, da bere anche qualche grado più fresco, diciamo a 14°C – continua Anesi –questa bottiglia si abbina bene alle carni bianche e ai pesci cotti al forno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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