Quello dei Family Vlogs è un fenomeno che non conosce crisi negli Stati Uniti. La tendenza dei video-blog sulla vita di normali famiglie americane e esplosa nel 2014 e da allora attrae milioni di curiosi e genera giri d'affari milionari. Grazie ai video condivisi su Youtube, famiglie come gli Shaytard e i Bratayley hanno costruito la loro fortuna semplicemente raccontando la loro quotidianità attraverso video e dirette come se fosse una sit-com. Tra i tanti casi di successo ce n'è uno, però, che nel 2020 ha segnato l'America intera, suscitando sdegno e dispiacere. È la storia della famiglia Stauffer finita al centro di una durissima polemica per avere adottato un bambino cinese autistico salvo poi riportarlo all'istituto per minori, dove era cresciuto, perché considerato troppo impegnativo.
"The Stauffer Life", come è arrivato il successo
La storia degli influencer Myka e James Stauffer segue la falsariga di centinaia di altre famiglie americane diventate famose grazie ai video familiari condivisi su YouTube e Instagram. Video-diari di quotidianità, dirette per scambiarsi idee e consigli sui bambini piccoli, immagini di vita reale condivise con migliaia di utenti a partire dal 2014. Grazie al loro canale "The Stauffer Life", dove ogni giorno raccontavano la loro vita, Myka e James e i loro quattro figli hanno attratto oltre 250mila follower su Instagram e quasi un milione di utenti su YouTube, generando affari per centinaia di migliaia di dollari grazie alle visualizzazioni, alle sponsorizzate e ai contratti stretti con le aziende, che li avevano scelti come testimonial per i loro prodotti. La svolta arriva nel 2016. La famiglia Stauffer decide di fare un passo importante e avviare le pratiche per l'adozione internazionale di un bambino.
L'adozione internazionale del piccolo Huxley
Tra il 2016 e il 2020 Myka e James Stauffer raccontano attraverso i loro canali social e YouTube la complessa storia dell'adozione del piccolo Huxley, un bambino di origini cinesi con alcuni problemi di salute. Raccontano dei bisogni del piccolo, dei motivi che li hanno spinti a volerlo nella loro famiglia e raccolgono fondi per volare in Cina a prenderlo. "Mio figlio non è restituibile, lo ameremo con tutto il cuore, non importa in quale stato sia", dichiara la coppia alla vigilia del viaggio che porterà Huxley in Ohio, dove la famiglia vive. Il primo video del bambino condiviso sul diario di famiglia supera cinque milioni di visualizzazioni. I consensi attorno agli Stauffer aumentano, i follower si moltiplicano e con loro anche gli introiti grazie a nuove sponsorizzazioni. Ma la felicità dura meno di un anno.
Il passo indietro degli Stauffer: "Troppi bisogni speciali"
Pochi mesi dopo l'arrivo del piccolo Huxley, Myka e James Stauffer cominciano a raccontare delle loro difficoltà nell'assecondare i bisogni speciali del loro figlio adottivo. "Nostro figlio ha avuto un ictus in utero, ha un autismo di livello 3 e un disturbo dell'elaborazione sensoriale. Fa trenta ore di terapia Analisi comportamentale applicata a domicilio a settimana e frequenta una scuola privata", rivelano gli Stauffer, che continuano comunque a condividere foto e video del figlio fino a metà febbraio 2020. Quando Huxley sparisce dai profili social della famiglia, i follower cominciano a preoccuparsi e i genitori influencer vengono tempestati di commenti e richieste di chiarimenti. A quel punto Myka e James confessano di avere annullato la richiesta di adozione e di avere riportato il piccolo all'istituto minorile, dove viveva prima dell'adozione. "C'erano molti altri bisogni speciali di cui non eravamo a conoscenza e di cui non eravamo stati informati. Ora sta bene, la sua nuova mamma ha una formazione medica e professionale", dichiara la coppia in un video, che fa il giro del mondo, scatenando una feroce polemica.
La polemica, il post di scuse, la cancellazione dai social
Myka e James Stauffer vengono accusati di avere scelto di adottare il piccolo Huxley solo per aumentare la loro popolarità e trarne un mero vantaggio economico. I loro canali social vengono tempestati di commenti negativi, critiche e frasi di sdegno che li costringono ad allontanarsi dal web. Il 25 giugno 2020, Mika pubblica un messaggio di scuse su Instagram prima di chiudere tutti i profili social di famiglia, compreso il Vlog The Stauffer Life: "Voglio scusarmi per il tumulto e assumermi la piena responsabilità per tutto il dolore che ho causato. Mi scuso per essere stata così ingenua quando ho iniziato il processo di adozione, non ero preparata, sono stato ingenua e arrogante". Da quel giorno degli Stauffer non si è più saputo nulla.
Il docufilm sul caso social degli Stauffer
Oggi a quattro anni di distanza, è uscito un docufilm sulla storia della famiglia più discussa d'America, An Update On Our Family, dove i produttori hanno ripercorso le fasi del loro fenomeno social e la rapida discesa verso il declino dei due influencer dopo l’adozione. "Myka e James Stauffer erano l'immagine del sogno americano del 21° secolo: matrimonio felice, bellissimi bambini e un impero di vlogging su YouTube autocostruito. Un sogno che si è infranto con l'ultima mossa azzardata. Huxley era più che semplicemente la loro star: era il loro figlio.
Finché un giorno non lo era più”, hanno spiegato i producer del provocatorio docufilm, che ha puntato l’attenzione sul fenomeno dei vlogging familiari. An Update on Our Family è stato presentato in anteprima al Tribeca Film Festival 2024.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.