Israele sta finendo il tempo, allarme Germania e Matthew Perry: quindi, oggi…

Quindi, oggi...: il vigile in mutande, il diritto di Zerocalcare e Pupi Avati

Israele sta finendo il tempo, allarme Germania e Matthew Perry: quindi, oggi…
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- Un allarme arriva dalla Germania. Secondo un'indagine dell'Istituto Ifo, per le aziende tedesche sta diventando sempre più difficile ottenere nuovi prestiti. Cosa significa? Che le banche sono riluttanti e quando gli istituti di credito si mostrano col braccino corto finisce che l’economia rallenta. E se l’economia tedesca rallenta, per quanto possano starci sulle scatole i crucchi, non è mai una buona notizia per le imprese italiane ed europee.

- È morto Metthew Perry, il Chandler della serie Friends. Ricco, amato eppure così fragilmente attratto da droghe ed alcol. Ogni volta che una giovane star muore sorgono più o meno le stesse domande: sei uno degli attori più conosciuto degli anni ’90, godi di fama infinita, sei stato fidanzato con Julia Roberts e non hai nient’altro da chiedere alla vita, perché allora sfasciarsi così? Ci sono uomini e donne che si spaccano la schiena una vita per pochi spiccioli, conducendo una vita regolare e forse anche felice, e poi c'è chi - baciato dalla fortuna - non riesce a godere del proprio privilegio fino a tarda età. Ripeto: perché?

- Reintegrato il vigile immortalato in mutande a timbrare il cartellino. Questo ci insegna due cose. Primo: che è sempre meglio attendere il verdetto di un processo prima di condannare un cristiano sulla base di una fotografia imbarazzante e additarlo come assenteista quando magari non lo era. Secondo: che in Italia un dipendente statale beccato a timbrare il cartellino in mutande, assenteista o meno, non viene punito col licenziamento per l'improprio e inaccettabile comportamento sul luogo di lavoro. Secondo voi, un'azienda privata che pizzica un operaio all'ingresso senza pantaloni e maglietta fa passare tutto in cavalleria? Nel pubblico tutto è perdonato. Sempre.

- Pupi Avati da leggere e rileggere su Papi, Vescovi e preti: “Se credi in Dio, devi credere nell’onnipotenza di cui lo Spirito Santo ti ha perfuso. I sacerdoti non parlano più della vita e della morte, del peccato e dell’oltretomba. Un tempo erano loro ad accompagnarti di là, ed erano i depositari dei segreti inconfessabili del morente. Quasi tutti avrebbero ancora bisogno di preti così: il proselitismo laico se lo possono permettere solo i ricchi”. Amen.

- Che Zerocalcare stia dalla parte dei palestinesi e non di Hamas non è solo logico, basta aver letto un po’ di sue interviste del passato per capirlo, ma anche legittimo. Lui è libero di non andare ad una mostra patrocinata da Israele e noi di criticarne l’illogica scelta, visto che quel patrocinio viene dato per un motivo che con la guerra in corso non c’entra un fico secco.

- L’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, sostiene che in Italia le comunità ebraiche cominciano a sentirsi più insicure e vedono crescere una certa ostilità. Può darsi. E non sta succedendo solo nel Belpaese. Anche in giro per il mondo si percepisce un certo fastidio per quanto sta succedendo nella Striscia di Gaza. Date un'occhiata alle ultime notizie: il freno a mano tirato degli Usa, che ordinano di ripristinare le comunicazioni nella Striscia e invitano Tel Aviv a “tutelere i civili”; l’Onu ancora più ostile; e la Francia che tentenna, chiede la tregua umanitaria a Gaza e invoca la fine della “violenza inaccettabile” dei coloni israeliani nella Cisgiordania occupata. Se poi ci aggiungiamo le manifestazioni pro-Hamas che via via in Occidente stanno prendendo sempre più piede, si capisce come ormai l’effetto-orrore per Israele stia svanendo. Nei primi giorni dopo il 7 ottobre, con le immagini del massacro ancora vive davanti agli occhi, nessuno avrebbe osato ridire alcunché di fronte alla risposta militare di Tel Aviv.

Ma l’abitudine è un potente isolante e ormai i ragazzi massacrati al rave, i bimbi sgozzati, i civili maciullati nei letti sono solo un lontano ricordo. Israele, insomma, rimandando le operazioni su larga scala via terra sta perdendo quel naturale sostegno che si dà a chiunque abbia subito un attacco ingiusto. Più passa il tempo, minore sarà il sostegno internazionale.

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