L'Aquila capitale italiana della Cultura 2026, la rinascita a 15 anni dal terremoto

Battendo 9 città e altrettanti progetti, è stata eletta l'Aquila, Capitale italiana della cultura 2026. La soddisfazione del sindaco a 15 anni dal terribile terremoto

L'Aquila capitale italiana della Cultura 2026, la rinascita a 15 anni dal terremoto
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L'annuncio, dato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha fatto esultare il Sindaco dell'Aquila Biondi che su Telegram ha commentato: "Ce l'abbiamo fatta. Tutti insieme". È infatti la cittadina abruzzese dell'Aquila, la Capitale italiana della cultura 2026. Scelta da una giuria presieduta da Davide Maria Desario ha battuto le altre 9 città finaliste, selezionate nei giorni scorsi, Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, dopo aver esaminato le 16 candidature e i progetti pervenuti,

La felicità del sindaco

"L'Aquila si avvia a celebrare i 15 anni del terremoto. Un evento che ci ha colpito non solo come istituzioni, ma come cittadini. Essere capitale italiana della cultura non è un risarcimento ma rappresenta un elemento attorno a cui ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità" - ha detto il sindaco de L'Aquila Pierluigi Biondi, dopo la proclamazione- La cultura è un elemento fondante, è recupero dell'identità e proiezione nel futuro- ha aggiunto - Le altre città finaliste saranno parte di questo percorso. Vi garantiamo che saremo all'altezza del compito che ci assegnate... viva l'Italia".

Le parole di Sangiuliano

"Tutte queste città meriterebbero di essere le Capitali della cultura, vorrei che tutte fossero premiate per la loro bellezza. L'Italia ha una grande ricchezza, abbiamo almeno 80-90 luoghi che meritano un viaggio. Ciascuna di queste città ha una storia importante", ha detto subito il ministro Sangiuliano durante la cerimonia di proclamazione al Collegio romano.

La città vincitrice è assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.

Il progetto presentato

Si chiama L’Aquila città multiverso il progetto che la città ha presentato per la sua candidatura a capitale italiana della cultura 2026. Salute pubblica e benessere, coesione sociale, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale sono i quattro cardini del documento che si sviluppa su cinque assi portanti per la sua declinazione e realizzazione: la multiculturalità, la multiriproducibilità, la multidisciplinarietà, la multinaturalità e la multitemporalità.

Le motivazioni della scelta

Lette dal ministro Sangiuliano: "Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell'identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi, la strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore".

Un anno di grandi iniziative

"Il palinsesto degli eventi e delle iniziative - ha proseguito il ministro - si sviluppa per l'intero anno e copre tutto il panorama dell'espressione artistica e culturale, cinema, teatro, musica e arti visive. Apprezzata l'attenzione ai giovani, che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando con una buona integrazione tra pubblico e privato. Molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente".

"Peccato premiare una sola città"

Sempre il ministro Sangiuliano al termine della proclamazione ha voluto mandare un pensiero alle altre città: "Ho provato quasi un dispiacere fisico a dover premiare una città sola, comunque L'Aquila è una città ricca di storia e d'identità e merita

certamente di essere capitale della cultura. Avrei voluto dare questo riconoscimento a tutte le città che erano candidate, questo purtroppo non era possibile. Adesso studieremo un modo per coinvolgerle in questo momento".

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