- Quando in questa rubrica scrivevamo che il sostegno all’Ucraina avrebbe avuto dei limiti, ovvero la sopportazione economica del conflitto da parte degli Stati occidentali, non lo dicevamo a casaccio. Lo dimostra il caso della Polonia, uno dei maggiori alleati di Kiev ma che oggi ha bloccato l’import di grano ucraino per evitare di mettere in difficoltà i propri produttori. L’Ue infatti ha permesso all’Ucraina di esportare grano senza dazi o quote: idea utile a sostenere l’economia del Paese in guerra, ma dannosa per gli altri Stati membri produttori di grano. "Bruxelles parla di sanzioni contro la Russia, e d'altra parte finge di non sapere che molto grano arriva all'Europa da sud, e probabilmente è grano russo, non ucraino", ha fatto sapere il governo polacco. Tradotto: l’Ue si svegli, l’Ucraina non ne approfitti. Altrimenti qui cambiano le carte in tavola. Perché va bene schierarsi al fianco dell’aggredito, ma a tutto c’è un limite.
- Renzi e Calenda litigano ancora. Il loro fidanzamento elettorale è frutto di un tradimento, quello di Carletto ai danni del povero Enrico Letta. Infatti la relazione e le nozze annunciate per la formazione di un partito unico non procedono affatto per il meglio. Anzi. Italia Viva imputa ad Azione le sconfitte elettorali recenti e la lentezza nella gestione del congresso dettata dalla paura di Calenda di essere sconfitto da un Luigi Marattin qualsiasi. I calendiani invece accusano i renziani di non voler sciogliere davvero Italia Viva, di non volersi impegnare economicamente nel nuovo partito, insomma di fare un po’ di tatticismi. Dalla direzione del Riformista in poi, i rapporti già tesi tra Renzi e Calenda sono ormai ai minimi termini. Ma è forse una sorpresa? Se metti due galli in un pollaio, finiscono per scannarsi. A maggior ragione se quel pollaio, il Terzo Polo, è talmente piccolo da contare un esiguo numero di galline (gli elettori).
- Arriva un avviso ai naviganti indirizzato a Elly Schlein. Lo formula Enrico Borghi. I cattolici del Pd potrebbero infatti ben presto fare le valigie e salutare la nuova formazione guidata da Elly: "Fingere che questo tema non esista significa mettere la testa sotto la sabbia. Non ho mai concepito l'esperienza del cattolicesimo democratico come l'elemento negoziale per ottenere uno strapuntino, ma neppure come la dimensione della pura testimonianza”. Per ora non se ne parla. Ma uomo avvisato mezzo salvato. Anzi, scusate: donna avvisata mezza salvata. Non vorrei essere accusato di sessismo.
- Il governo emana lo Stato di emergenza per i migranti, visto che i dati parlano di oltre 31mila persone sbarcate in Italia. Che sia un’emergenza non c’è dubbio. Mi chiedo: servirà davvero pure la decretazione d’urgenza garantita da questo decreto a risolvere il problema? Mah…
- Secondo il NYT Donald Trump avrebbe convinto la moglie Melania a stare al suo fianco durante la campagna elettorale. Sarà tutto finto e magari l’avrà convinta con chissà quale promessa. Fatto sta che ormai sono cinque anni che la povera Melania viene data in fuga da The Donald. Li hanno descritti distanti, in lite, prossimi al divorzio: l’ultima volta solo qualche giorno fa, in occasione dell’incriminazione per il caso della pornostar. Eppure lei resta ancora lì. In sintesi: ci siamo trovati di fronte all’ennesima fake news ripresa anche dai giornali italiani ma che nessun “cacciatore di bufale” si prenderà la briga di smentire. Bravi.
- Pare che la regina Elisabetta II abbia dato il via libera alla partecipazione del principe Harry alle missioni in Afghanistan negando l’autorizzazione a William. Mi chiedo dove sia la notizia: William era, anzi è, l’erede al trono dell’erede Carlo. Rischiare di perderlo ammazzato da un talebano, magari prima ancora che fornisse al casato un figlio, sarebbe stato idiota.
Bene fece la Regina a preservarlo.- In Kuwait hanno presentato la prima conduttrice televisiva virtuale, animata dall’intelligenza artificiale. Non so se sarà in grado di sostituire l’uomo, ma un tantino impressione fa.
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