L'intelligenza artificiale e la truffa reale

Dopo che i social ci hanno rubato un pezzo importante di vita ci manca soltanto che l'intelligenza artificiale ci rubi una fetta dei risparmi

L'intelligenza artificiale e la truffa reale
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Che una banda di truffatori di ultima generazione abbia tentato di estorcere, con l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, un bel po' di soldi alla crème de la crème della nostra finanza e imprenditoria da Moratti ad Armani, da Della Valle a Tronchetti Provera clonando la voce di un ministro è cosa che alla fine può strappare al popolo un sorriso di compiacimento. Se anche il Gotha del Paese casca come un pollo in truffe normalmente riservate ai poveri cristi la cosa ci fa sentire un po' meno fessi e sprovveduti di quel che siamo. Ma in realtà c'è poco da ridere nello scoprire l'enorme potenziale criminale dell'intelligenza artificiale se applicata al di fuori dagli ambiti per cui era stata pensata e programmata che sono quelli dello sviluppo tecnologico, della ricerca, della sanità, della sicurezza. È come quando è stata inventata la pistola, che in mani buone difende la libertà ma in mani cattive quella stessa libertà la limita, se non addirittura uccide. Questo agguato, anche se fosse andato pienamente a segno, non avrebbe certo cambiato la vita delle vittime designate: rispetto al loro patrimonio le cifre che gli si volevano estorcere sono comunque poca cosa. Diverso è se il metodo della clonazione della voce di persone amiche, magari parenti, che ti invitano a fare bonifici per i motivi più disparati (o diavolerie del genere) dovesse essere applicato a persone comuni che mai potranno avvalersi di sistemi di sicurezza e controllo segreterie, conoscenze, tecnologie che sono nella disponibilità dei milionari. È noto infatti che ci sono due modi per arricchirsi rubando: il primo è di sottrarre un milione a una persona, il secondo più semplice e sicuro - è fregare dieci euro a centomila sprovveduti. Dopo che i social ci hanno rubato un pezzo importante di vita ci manca soltanto che l'intelligenza artificiale ci rubi una fetta dei risparmi. Eppure il suo arrivo è stato accolto con entusiasmo, il suo utilizzo pare diffondersi senza regole e confini.

Visto che i governi poco potranno fare per proteggerci per il principio che è inutile provare a svuotare il mare con un cucchiaio, il mio consiglio non richiesto è di starne il più possibile alla larga. Ognuno usi la sua di intelligenza, tanta o poco che sia, che affidarsi a quella artificiale è un po' come fare chirurgia plastica: si cambiano le forme ma non la sostanza.

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