Olivia Wilde impazzisce per i taralli: ecco il loro segreto

Una croccante golosità in grado di incantare chiunque dopo il primo assaggio: i taralli pugliesi

Olivia Wilde impazzisce per i taralli: ecco il loro segreto
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Tra le tante squisitezze che si possono trovare in Italia una in particolare ha delle caratteristiche quasi magiche, fatate, in grado di lanciare incantesimi su chi la mangia.
Stiamo parlando dei taralli pugliesi, i tipici e gustosissimi anelli di pane croccanti in grado di stregare chiunque.
Negli ultimi giorni ne è stata "vittima" l'attrice e regista americana Oliva Wilde durante le sue vacanze in Puglia.
È bastato assaggiare il primo tarallo per cascare nell'incanto. Come dichiarato sui social da Olivia stessa, non è più riuscita a smettere di mangiarli, totalmente ammaliata dal loro gusto unico.
La bellissima attrice resa celebre dalla fortunata serie O.C. ne è diventata dipendente.
Qual è il segreto dei taralli pugliesi?
Cosa li rende così speciali?
La loro origine è molto antica e fanno parte integrante della tradizione gastronomica pugliese da molti secoli.
Secondo una leggenda sarebbero nati nel '400 durante una terribile carestia che affamava feudi e città del Meridione.
Una mamma pugliese si mise alla disperata ricerca di qualcosa che potesse sfamare i suoi figli che piangevano in preda ai morsi della fame.
Riuscì a recuperare solo un po' di farina, olio di oliva, sale e vino bianco.
Non si perse d'animo e cominciò ad impastarli.
Fu l'amore di mamma a fare la magia.
Con l'impasto così ottenuto fece dei cerchietti che fece cuocere nel forno, sfumando e rendendo felici i suoi bimbi.
Amore e prodotti semplici e genuini di una terra straordinaria come lo è la Puglia, ecco qual è il segreto dei taralli.
Vengono cotti due volte, prima bolliti in acqua e olio e quindi passati in forno per dar loro la fantastica croccantezza e doratura.
Il loro nome è un pò un mistero.
Alcuni vogliono che derivi dal francese "toral", essicatoio ( in Puglia esisteva una nutrita comunità di origine franco-provenzale per via della dominazione angioina), secondo altri deriverebbe dall'italiano arcaico "tar", avvolgere oppure dal latino "torrere", abbrustolire.
Qualunque sia l'origine del loro nome, i taralli hanno conquistato il cuore dei pugliesi e di chiunque sia così fortunato da assaggiarli.
Perfetti da mangiare da soli oppure per accompagnare salumi e formaggi, immancabilmente insieme ad un bicchiere di buon vino, sono diventati simbolo per eccellenza della convivialità e dell'ospitalità, tanto da diventare proverbiali.


"Finire tutto a tarallucci e vino" è un'iconica espressione della lingua italiana volta a significare l'amichevole composizione di dissidi e contrasti che apparivano prima insanabili.
Una golosità che non dovrebbe davvero mai mancare nelle nostre case, nei taralli si può trovare tutto quello che serve davvero nella vita: amore materno, amicizia, felicità.

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