Migranti, in arrivo a Salerno la Solidaire. È l'ex Open Arms Uno, la più grande nave Ong

Nel 2021, il filantropo Enrique Piñeyro ha regalato la grande nave a Open Arms, che dopo una missione l'ha rimessa in porto. Ora è l'argentino a gestirla con il nome di Solidaire

Foto da VesselFinder
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Una nuova nave Ong è in mare da alcuni giorni e domani è attesa nel porto di Salerno. Si tratta della Solidaire, la più grande delle navi Ong finora messe in mare, con alle spalle una storia molto particolare. Per il momento, la nave viaggia verso il porto campano con 41 migranti a bordo, recuperati in zona Sar libica, 45 miglia a nord della costa africana. È attesa a Salerno domani attorno alle 11.30 del mattino e in queste ore sta attraversando lo Stretto di Messina in direzione nord. Stando ai dati di viaggio, è partita da Malta lo scorso 12 ottobre per raggiungere il Mediterraneo centrale e da lì, dopo il recupero, si sta dirigendo verso il porto assegnato.

La Solidaire è stata acquistata dal miliardario italiano, naturalizzato argentino, Enrique Piñeyro. Nel 2022 si hanno le prime informazioni in merito ai rapporti del filantropo con l'organizzazione spagnola Open Arms, alla quale ha regalato la nave, ribattezzata Open Arms Uno con bandiera spagnola. È stata presentata in grande stile il 15 giugno 2022 come la nave Ong più grande mai messa a disposizione per le operazioni nel Mediterraneo centrale, l'ammiraglia dell'organizzazione spagnola. È stata costruita nei cantieri norvegesi nel 2000, quindi relativamente di recente, è lunga 66 metri e larga 15, il che la rende 4 volte più grande della Open Arms. Il suo ponte ha un'estensione si oltre 350 metri quadrati, il che la rende adatta anche come eliporto, ha un ospedale con 26 posti letto e può ospitare a bordo fino a 300 migranti, oltre a 31 membri dell'equipaggio. In caso di emergenza, spiegavano dalla Open Arms il giorno della presentazione, "senza mettere in pericolo le misure di sicurezza della nave, potrebbe aumentare fino a 1000" il numero di migranti a bordo.

Ma la Open Arms Uno non ha mai operato nel Mediterraneo centrale. Nei report dell'organizzazione sono state spesso mostrate operazioni di cantieristica e sembrava che la nave dovesse presidiare costantemente le rotte migratorie ma dopo la prima missione di agosto 2022 non è più uscita. Le ragioni possono essere tante, a partire dai costi esorbitanti per la sua gestione e manutenzione. E poi, tre mesi dopo la presentazione della Open Arms Uno, in Italia è cambiato tutto, con l'arrivo di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi è stato introdotto il decreto Piantedosi che ha posto il limite di un solo intervento per missione prima di chiedere il porto. Quindi una nave così grossa ha perso ogni utilità.

Ad agosto 2023, poi, c'è un nuovo cambio nome per la nave, che diventa Theblacklash e cambia bandiera, prendendo quella di Panama. Cambia anche porto, e dalla costa orientale della Spagna si trasferisce in Turchia, dove resta oltre un anno, per poi spostarsi a Malta e assumere il nome di Solidaire, mantenendo però la bandiera panamense. Sarebbe la seconda nave con la bandiera del Paese del Centro America, dopo la Life Support di Emergency.

A seguito del non utilizzo da parte della Ong spagnola, il filantropo argentino ha deciso di tornare in possesso della nave, acquisendone anche l'equipaggio, e utilizzandola sotto le insegne della sua organizzazione omonima che, come si legge sul sito, non accetta né finanziamenti né donazioni esterne ed è autofinanziata.

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