Stop al voto di fine trimestre o quadrimestre e addio alle pagelle a metà anno: si valuta l’intero percorso di apprendimento dello studente. Da qualche settimane è partita la sperimentazione in alcuni licei del Paese, tra questi lo scientifico Bottoni di Milano. In tutte le classi è cominciata la sperimentazione del periodo unico, con l’obiettivo di cambiare la metodologia di valutazione: niente voti sino alla pagella di fine anno. La preside dell’istituto di via MacMahon, Giovanna Mezzatesta, ha spiegato al Corriere i perché di questa svolta: “Gli studenti sono troppo stressati, così potranno studiare più rilassati e organizzarsi meglio”.
“Perché cancellare la pagella di metà anno? Perché così i ragazzi avranno più tempo per studiare in modo approfondito e più rilassato, senza passare, ad esempio, le vacanze di Natale sudando sui libri in vista delle verifiche a gennaio”, l’analisi della dirigente del Bottoni:“Impareranno a organizzarsi meglio e anche a evitare “furbate”, come quella di studiare poco e niente nel primo quadrimestre e recuperare tutte le materie sotto nel secondo. E poi speriamo di togliergli l’ossessione più fastidiosa e controproducente”. Il riferimento è alla media dei voti, considerata dai più come l’unica cosa importante del percorso di studi.
L’idea è stata apprezzata sia dai professori delle materie con poche ore settimanali, sia da quelli che hanno tante ore. Ma non è tutto, in una classe terza del Bottoni i professori non useranno voti numerici:“L’abolizione della pagella di metà anno fa parte di un progetto molto più ampio di ricerca per l’innovazione della metodologia di valutazione in collaborazione con la facoltà di Scienze della formazione dell’Università Bicocca. Lo studio è partito due anni fa e ne dura tre. L’idea è di rinunciare ai voti numerici sulle verifiche e interrogazioni”. Non verranno utilizzati giudizi come “ottimo” o “gravemente insufficienti”, ma con una sorta di accompagnamento formativo al miglioramento:“Non si valuta il prodotto, ovvero il compito in classe, ma il processo di apprendimento che l’alunno sta seguendo, indicandogli se ci sono lacune o elementi da rinforzare”.
Gli studenti del Bottoni, così come i loro genitori, hanno accolto la svolta come una semplice novità e con un po’ di indifferenza, ma la sperimentazione sarà monitorata passo per passo e con incontri regolari ogni due mesi. La preside del liceo non ha dubbi sui benefici:“Rispondo con quello che mi ha detto un ragazzo: 'Ma quindi dovremo studiare tutto l’anno?'.
Impareranno a fare questo e non mi sembra poco. Detto ciò, i benefici li vedremo operando sul campo. Sicuramente è un aiuto a contrastare l’ansia e, di conseguenza, anche l’abbandono scolastico che in alcuni casi porta con sé”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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