La vera identità del Buddha: era magro ed emaciato, quello grasso era un monaco

Il Buddha felice, rappresentato con forme molto più morbide e abbondanti, non è quello vero, si tratta di un equivoco andato avanti per molto tempo. Ecco qual è la verità

Buddha felice
Buddha felice
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Simbolo del buddismo, una delle filosofie religiose più antiche e conosciute al mondo, il Buddha viene riconosciuto ovunque grazie ai suoi elementi caratteristici. Eppure non tutti sanno che una delle immagini più ricorrenti che l'Occidente associa a Buddha non è affatto corretta, ma deriva da un equivoco molto vecchio. Il Buddha ridente, o felice, che si vede seduto a terra con un sorriso sul volto e il ventre prominente non è affatto chi pensiamo. Non è Buddha. Raffigura, infatti, un altro personaggio.

Chi era Buddha

Forse non tutti sanno che Buddha è realmente esistito. Si trattava, secondo antichissime fonti, di Siddharta Gautama. Il nome "Buddha", che in sanscrito significa "il Risvegliato", sarebbe arrivato dopo. Siddharta Gautama nacque nel VI secolo a. C. in un paese sito al confine fra Nepal e India. La sua era una famiglia di ceto nobile e molto ricca, e apparteneva al clan Sakya. Il giovane Buddha non si trovava a proprio agio col modo di vivere della famiglia e così, secondo la storia trasmessa, fuggì da palazzo all'età di 29 anni. Da allora iniziò a vagabondare, rinunciando a una vita agiata in favore della via ascetica.

Durante la sua vita, sopportò numerosi digiuni per giungere alla condizione di "risveglio", dunque pare molto improbabile che potresse avere l'aspetto pasciuto che si nota in alcune rappresentazioni. Nelle raffigurazioni veritiere di Buddha, infatti, l'uomo appare molto magro, addirittura flessuoso, ed ha un aspetto nobile e fiero.

Buddha
Il vero aspetto di Buddha

A questo punto la domanda sorge spontanea: chi è l'altro Buddha?

La storia di Budai

No, non ci sono due versioni o interpretazioni di Buddha. Il vero Buddha è quello magro ed emaciato, spesso rappresentato a gambe incrociate e la mano destra alzata a livello della spalla, con il palmo rivolto verso l'esterno, nel chiaro gesto di impartire una benedizione. L'altro personaggio che solo per un equivoco è stato identificato come Buddha è in realtà un altro soggetto.

Quello che in Occidente ormai conosciamo come "Buddha grasso" o "Buddha felice" è in realtà Budai, un monaco che si presume essere esistito nel X secolo d. C.

La sua immagine arriva dalla tradizione popolare cinese. Secondo la storia, anche Budai raggiunse l'illuminazione, passando da una vita agiata a una di ascesi. Per tale ragione, anch'egli meritò l'appellativo di Buddha.

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