Murgia difenda Chef Rubio, il cronista “molestato” e CR7: quindi, oggi…

Quindi, oggi...: le denunce di Liliana Segre, gli elogi a Mario Monti e Carlo Nordio

Murgia difenda Chef Rubio, il cronista “molestato” e CR7: quindi, oggi…

- Solidarietà totale a Liliana Segre ma pure a Michela Murgia. Sono proprio curioso di sapere infatti come gestirà la faccenda questa moderna avvocat* difensor* di Roberto Saviano. Nel caso di Chef Rubio infatti abbiamo un normale cittadino (definirlo “intellettuale” mi pare eccessivo), con proprie opinioni, che attacca e (pare) insulta una senatrice della Repubblica, dunque un politico con tanto di immunità parlamentare. Stando al ragionamento che Murgia aveva fatto qualche giorno fa per Saviano, in teoria la nostra dovrebbe schierarsi anche al fianco del cuoco filo-palestinese e chiedere a Segre di ritirare la querela. Non si è ben capito cosa abbia scritto di così orribile lo chef Gabriele Rubini, ma cosa può esserci peggio di "bastarda"? Se per Saviano vale il principio che un politico con tanto potere mediatico non deve denunciare un pensatore, magari Murgia dovrebbe applicare identico metro pure a Rubio. Lo farà?

- Ps: ovviamente lungi da me difendere Chef Rubio, che non conosco e che certo non è uno continente quando scrive sui social. Anzi.

- La prima della Scala è una cosa meravigliosa. Ma fare titoli dei giornali con gli applausi al capo dello Stato è una roba sciocca. Che vip e mezzo borghesi milanesi si spellino le mani per Sergio Mattarella non è né una notizia né un fatto di interesse pubblico. Somiglia più a all’antica pratica del leccaculismo

- Difficilmente Aldo Cazzullo sbaglia e anche stavolta centra il punto. Cristiano Ronaldo è stato un grandissimo calciatore, forse il più forte degli ultimi tempi. Una macchina da gol capace di vincere tutto, e che dunque merita il nostro rispetto. Il problema è che lo abbiamo sempre idolatrato, mai veramente amato. Nella sua figura manca quella passione irrazionale che tanti altri, cito Beppe Signori per il sottoscritto, hanno saputo provocare senza essere forti tanto quanto CR7.

- I sindacati scioperano contro la manovra. Maddai. Sai che novità: direi che lo scoop lo avremmo se avessero deciso per una volta di lavorare seriamente per risolvere i problemi.

- Se Carlo Nordio riesce davvero a fermare “le porcherie delle intercettazioni”, ve lo dico, mi iscrivo a un corso di ballo in tutù.

- Che meraviglia dal Qatar. Vi ricordate Greta Beccaglia, la giornalista molestata in diretta tv dopo Empoli-Fiorentina su cui sprecammo centinaia di litri di inchiostro in stile #metoo? Ecco, benissimo. Sappiate che oggi a Doha è successo qualcosa di identico, solo a sessi inversi: un cronista (uomo) di SportItalia è stato palpato sul sedere da una bellissima neozelandese in bikini (beato lui). Il collega invece di stracciarsi le vesti se l’ha presa sul ridere. E ha fatto bene.

- Mattarella e Ursula hanno definito Monti uno “statista italiano e internazionale”, insomma uno che fa fatto il bene del Belpaese e tutto il resto. Sono quasi convinto che alcuni esodati non la pensino allo stesso modo, né i tanti che hanno pagato il prezzo dell’austerity. Ma soprattutto mi sorprende che nessuno abbia ricordato di come in tempo di pandemia questo “costruttore dell’Europa” avesse detto che l’informazione andava “dosata dall’alto” e “somministrata” con modalità “meno democratiche”. Secondo me nel curriculum figurano bene come frasi di presentazione.

- Quattro pagine sulla prima alla Scala sono troppe. Poi vi lamentate se nessuno vi compra?

- Tra

Elly Schlein e Stefano Bonaccini ci mancava solo Gianni Cuperlo che pensa di scendere in campo per la guida del Pd. Stimo Gianni, però signori miei: i dem stanno davvero cercando di suicidarsi?

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