"Nessuno è al sicuro". Truffa da 200mila euro all'ex generale Nato: ecco cosa è successo

A raccontare la sua storia è l'ex generale Gerardino De Meo. Finito in una truffa sul web, l'uomo ha perso più di 200mila euro

"Nessuno è al sicuro". Truffa da 200mila euro all'ex generale Nato: ecco cosa è successo
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Una storia incredibile quella raccontata da Gerardino De Meo, ex generale dell'Esercito di 71 anni adescato sul web e rimasto vittima di una truffa ai suoi danni. L'uomo, fra l'altro esperto di intelligence e controspionaggio, è finito nella rete di una sedicente imprenditrice cinese che, dopo aver ottenuto la sua fiducia, ha cominciato a proporgli degli investimenti finalizzati a sottrargli denaro.

"Se ho deciso di raccontare pubblicamente l'incubo in cui sono sprofondato è principalmente per mettere in guardia dai rischi dei social network, per far capire il livello di spregiudicatezza raggiunto da questi abilissimi truffatori e quanto sia facile caderci com'è capitato a me, che ho pagato a carissimo prezzo la mia buonafede", esordisce l'ex generale sulle pagine del Corriere del Veneto.

Alto ufficiale di rango, con alle spalle un importante ruolo come comandante del distaccamento logistico Nato a Verona e di West Star, il bunker antiatomico sito ad Affi, Gerardino De Meo fatica ancora a credere a quello che gli è accaduto.

Tutto comincia da un like

L'incubo del 71enne, come da lui raccontato, comincia il 7 luglio 2021. Si trovava da solo in casa, perché la moglie si era recata a Bologna per far visita alla loro figlia, che aveva da poco partorito. "Mi arrivarono tre like a una foto che avevo appena postato su quella che all'epoca era la mia pagina Facebook", spiega l'ex generale De Meo. "Una trappola perversa, organizzata così efficacemente da sembrare all'inizio tutto fuorché un raggiro". A inviare quei like sarebbe stata una giovane imprenditrice cinese, una donna che si presentò come Amy Huang. Questa raccontò di avere circa 30 anni, di vivere a Graz (Austria) e di essere la titolare di un'azienda che produceva mobili.

De Meo e la sedicente imprenditrice cominciarono a chattare su WhatsApp, instaurando in breve tempo un'amicizia. A quel punto Amy Huang iniziò a parlare di alcuni investimenti proficui, arrivando a proporli all'uomo. "Mi ha fatto credere ci fossimo conosciuti in Germania dove avevo prestato servizio", racconta l'ex generale. "Un giorno mi ha proposto un piccolo affare di mille euro. La cifra era talmente modesta che, anche per curiosità, ho accettato. Non l'avessi mai fatto".

Il mondo dei bitcoin

La proposta della sedicente imprenditrice, dunque, non tarda ad arrivare. "L'investimento consisteva nell'inviare denaro, sotto forma di criptovaluta, su una piattaforma dove sarebbe aumentato grazie a bonus di benvenuto e mensili", spiega De Meo. "Avevo una id e una password scelti da me. Dopo aver versato mille euro, ho ricevuto degli interessi, sembrava andare tutto bene e dopo quel primo investimento, la sedicente imprenditrice orientale me ne ha proposti altri".

Una trappola ben studiata, dunque, che si è chiusa quando tutto è venuto inevitabilmente allo scoperto. A un tratto, infatti, De Meo ha cominciato ad accusare sempre più perdite, fino a veder sparire l'astronomica cifra di duecentomila euro. Un colpo difficile da incassare.

Attenzione alle trappole sul web

"Ho trovato conforto e aiuto dai miei familiari, che sono stati fondamentali per farmi reagire", afferma l'ex generale, ancora scosso.

"State attenti, nessuno è al riparo dai pericoli online, chiunque può cascarci com'è purtroppo accaduto a me", è il suo appello.

E i social? Capitolo chiuso. Dopo la terribile esperienza, De Meo ha lasciato tutte le piattaforme.

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