"Non immaginavo". Il post della giornalista Mediaset colpita dal tumore

Dopo il post in cui annunciava di avere un tumore al seno, la giornalista Mediaset Gaia Padovan, ha ricevuto centinaia di messaggi di vicinanza che ha ringraziato con un nuovo messaggio, dal contenuto molto importante

"Non immaginavo". Il post della giornalista Mediaset colpita dal tumore
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Ha creato grande vicinanza il lungo post della giornalista Mediaset Gaia Padovan, che aveva raccontato nei giorni scorsi ai suoi follower di Instagram di aver scoperto un tumore al seno. "L'ho scoperto due mesi fa. Ho perso l'equilibrio in bicicletta, ho preso un colpo sul manubrio e ho sentito casualmente questo nodulo. All'inizio volevo lasciar perdere perché avevo fatto l'ecografia pochi mesi prima, ma un'amica che frequenta regolarmente lo Iov (Istituto Oncologico Veneto) ha insistito che facessi una visita. E meno male, perché il tumore al seno era già localmente avanzato con metastasi ai linfonodi. Ecco perché insisto sulla prevenzione: se non c'è la salute, si azzera ogni cosa. È fondamentale la visita senologica con ecografia e mammografia una volta all'anno", aveva raccontato in un'intervista al Corriere della Sera.

La grande solidarietà

Sono stati centinaia i messaggi di grande vicinanza lasciati sotto il suo post. Parole di conforto, racconti di donne che hanno vissuto o stanno vivendo la sua stessa situazione e tanti, tantissimi emoticon con cuori rossi. Un'enorme abbraccio sia da chi la segue da tempo, ma anche da chi, avendo letto sui siti e sui quotidiani la sua storia, le hanno dimostrato un grande affetto.

Una valanga di vicinanza che ha colpito la giornalista tanto da farle decidere di scrivere oggi un'altro messaggio per ringraziare tutti. "Non immaginavo che il mio post su IG rimbalzasse sulle principali testate italiane, Mi avete scritto centinaia di testimonianze. Vi ringrazio molto e vorrei poter rispondere con calma ad ognuno di voi. Se queste poche righe sono servite a confortare anche un solo istante chi attraversa questo cammino tortuoso, ben venga! "Approfitto" per aggiungere il finale della Didascalia che non rientrava per questione di spazio nel mio post: Ricordate che le parole non bastano. Donate il 5 per mille ai centri ricerca"

La bellezza dell'abbraccio social

È qualcosa di estremamente positivo e di grande esempio vedere come la comunità virtuale riesca a stringersi in queste situazioni e a supportarsi. Non solo hater, attacchi e parole che spesso feriscono, ma anche grande solidarietà quella che in situazioni simili è benefica per le persone ma anche per la malattia.

La vicinanza aiuta nella malattia

Un forte supporto emotivo può fare la differenza nella vita di un malato oncologico. Diversi studi hanno evidenziato come le persone malate di cancro riescano a vivere meglio le cure e abbiano una prospettiva più positiva della vita se sono circondati dalle persone che gli vogliono bene.

È comunque sempre bene ricordare che il primo punto di riferimento a livello medico sia l'oncologo e la struttura ospedaliera. E a questo proposito, come ha ricordato la giornalista, è importante sostenere, anche un piccolo aiuto come donare il 5 per mille, tutte le associazioni di ricerca per aiutare il progredire delle cure.

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