Sui principali social network e sulle app di messaggistica istantanea, come WhatsApp e Telegram, sono sempre più frequenti le truffe relative a fantomatiche proposte per lavori che si possono fare "comodamente da casa" e in grado di far "guadagnare soldi facili": peccato che dietro di esse ci siano sempre delle frodi o delle attività illecite le quali, se praticate, rischiano di provocare conseguenze legali.
Tradizionalmente per questo genere di offerte non sono richiesti specifici titoli di studio né pregressa esperienza, aspetti che già dovrebbero far scattare un primo campanello d'allarme. Spesso e volentieri tali proposte arrivano da prefissi telefonici riferibili luoghi lontani e spesso remoti, anche se in realtà dietro di esse ci sono recruiters con identità fittizie o, ancora più spesso, dei semplici bot. Ma in cosa consiste questo lavoro così vantaggioso? In genere l'offerta prevede il riconoscimento di un compenso nel caso in cui si accetti di ricevere temporaneamente denaro su un conto corrente e di prelevare contanti da consegnare in un secondo momento a qualcuno oppure da versare su un conto estero.
In parole povere si tratta di riciclaggio: il malvivente di turno cerca infatti sempre il titolare di un conto corrente il quale, in genere ignaro di stare per commettere un reato, nonché dell'enorme rischio di essere truffato, diventa un "money mule", letteralmente traducibile come "mulo di denaro". Il mulo è quindi un individuo che si mette a disposizione per trasferire ad altri del denaro ricevuto in contanti o in digitale da terzi. Si diventa così complici di un reato finanziario di grave entità.
Come detto, le vittime vengono reclutate sui principali social network, come Facebook e Instagram, o sulle app di messaggistica istantanea come ad esempio WhatsApp, Telegram o Viber: per cercare di ingannare il loro obiettivo e convincerlo a lavorare per conto loro, i truffatori utilizzano url simili a quelli dei siti originali di aziende e società note. Il target principale sono in genere under 35, meglio ancora se disoccupati, oppure giovani studenti, talvolta minorenni: la promessa di facili guadagni ha maggior presa su queste categorie di persone.
Le promesse di lavori comodi e soldi facili devono sempre alimentare il sospetto di trovarsi dinanzi a una truffa, così come il fatto che non siano richiesti esperienza o specifici titoli di studio: la richiesta di un conto corrente è un altro campanello di allarme da non sottovalutare.
L'italiano sgrammaticato delle comunicazioni e l'uso di email generiche relative a servizi gratuiti come Gmail, Yahoo! o Hotmail, con nomi che spesso e volentieri nulla hanno a che fare con l'azienda che vi starebbe contattando, completano la lista degli indizi da ricercare per comprendere di essere finiti nel mirino di cybercriminali.
Cosa si può fare per difendersi contro il Money Muling? Innanzitutto bisogna sempre rifiutarsi di aprire un conto corrente su richiesta di qualcuno appena conosciuto sul web. Nel caso in cui si possieda già un conto, mai permettere che esso venga usato per conto di altri né fornire i propri dati bancari. Qualora arrivi un'offerta di lavoro troppo vantaggiosa per essere vera, è bene sapere che purtroppo non lo è: per togliersi qualunque dubbio, comunque, è sempre bene effettuare delle approfondite ricerche sul web per verificare l’esistenza della società.
Può capitare anche di rendersi conto solo
successivamente di essere finiti nella rete dei truffatori: in questo caso è consigliabile interrompere subito i trasferimenti di denaro, avvertire il proprio istituto di credito e informare le autorità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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