Letture antifasciste per bambini dai 3 ai 10 anni. L'invito all’evento che si terrà sabato 22 aprile in piazza Gambara, che ha ricevuto il patrocinio anche da parte del Comune di Milano, è chiaro ed evidente: "Portate un fazzoletto rosso". La sinistra milanese si prepara così ad arruolare bimbi anche piccolissimi - naturalmente inconsapevoli di quello a cui stanno assistendo -, sfruttando l'imminente Festa della Liberazione, pur di portare avanti una causa storica, politica e ideologica.
E, del resto, quale momento migliore per strumentalizzare il primo 25 aprile della storia che vede in Parlamento un partito di destra avere la maggioranza relativa ed essere saldamente al governo. A organizzare il pomeriggio del weekend precedente alla Festa della Liberazione (dalle ore 16 alle 18, gratuito su prenotazione) è la società "Buk", la quale tra le sue finalità principali ha la "vendita di libri" e le "pubblicazioni di qualsiasi genere", oltre allo "svolgimento di attività editoriali" e all'"organizzazione di laboratori anche di produzione artistica e artigianale".
Nel sito del Municipio 7 di Milano, nella sezione relativa agli "Eventi", si legge la seguente dicitura. "La società a responsabilità limitata BUK con il patrocinio del Municipio 7 vi invita all'iniziativa 'Letture antifasciste in piazza Gambara' sabato 22 aprile 2023, dalle ore 16:00 alle ore 18:00. L'iniziativa - si spiega sempre nel portale - consiste nello svolgimento di letture antifasciste ed è rivolta a bambini e bambine da 3 a 10 anni per celebrare Milano città Medaglia d'oro della Resistenza. Verranno letti brani tratti da libri in collaborazione con Patto di Lettura di Milano e con l'associazione In cerca di guai ODV. La partecipazione sarà gratuita".
Nella locandina che si può scaricare in fondo alla pagina si può notare un disegno stilizzato che rappresenta tre figure femminili, che ricordano vagamente, le staffette quotidiane, con indosso delle rose rosse. In centro campeggia la scritta "Letture verso il 25 aprile con i volontari del Patto di lettura. Porta un fazzoletto rosso". Mancava soltanto un "Bella ciao" conclusivo e il giochino era completo.
La domanda che ora in molti si pongono è: a prescindere dalla legittima posizione antifascista portata avanti dalle associazioni organizzatrici, che senso ha reclutare e indottrinare bambini che frequentano ancora l'asilo (o al massimo le scuole elementari) che, inevitabilmente, non posseggono gli strumenti culturali per potere comprendere un periodo storico così importante che ha vissuto il nostro Paese? È veramente questo lo stratagemma ideato dalla sinistra per speculare e fare propaganda contro il governo?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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