Pagamenti contactless con carta, in aumento le truffe: ecco come proteggersi

I malviventi riescono ad approfittare anche di una delle forme di pagamento attualmente più utilizzate

Pagamenti contactless con carta, in aumento le truffe: ecco come proteggersi
00:00 00:00

Con il fatto che negli ultimi anni il pagamento contactless tramite Pos ha preso sempre più piede, anche i truffatori si sono adeguati ai tempi ideando delle nuove strategie per mettere le mani sul denaro dell'obiettivo di turno con dei sistemi che prevedono l'utilizzo della tecnologia.

L'uso del denaro contante, al contrario di quanto si possa pensare, è ancora molto diffuso tra la popolazione, ma è innegabile che la prassi di pagare in modalità digitale con carta di credito o di debito si sia ritagliata uno spazio importante, con numeri in crescita anche nel 2024. Tra le transazioni preferite ci sono senza dubbio le "contactless", vale a dire quelle che non prevedono l'inserimento delle carte all'interno del lettore né la digitazione del pin. A riprova di ciò, nel solo primo semestre dello scorso anno i movimenti di denaro effettuati attraverso questa modalità hanno raggiunto quota 130 miliardi di euro, facendo un balzo in avanti del 23%: secondo le stime ufficiali 9 acquisti su 10 effettuati nei negozi vengono pagati in contactless.

Da un lato si tratta di una comodità, dal momento che grazie alla tecnologia ribattezzata "Near Field Communication" è possibile effettuare la transazione avvicinando la carta di debito o credito al lettore. Dall'altro, tuttavia, questa semplicità e rapidità nei pagamenti che non prevede l'inserimento delle carte e del pin, è stata sfruttata dai truffatori per mettere a segno dei furti direttamente dal conto corrente delle vittime.

Tra le tecniche più in voga del momento, un fenomeno in aumento al pari della diffusione dei pagamenti "senza contatto", c'è quella che prevede l'utilizzo da parte dei malviventi di un pos portatile: l'obiettivo è quello di prelevare piccole somme di denaro, in genere al di sotto dei 50 euro, che non richiedono obbligatoriamente l'inserimento del pin della carta da cui è stata effettuata la transazione.

Il truffatore sceglie solitamente luoghi affollati, come treni, metro o autobus, per potersi avvicinare alla vittima e attaccare il dispositivo elettronico al portafogli in vista o alle tasche, nella speranza di riuscire a intercettare la carta contactless ed effettuare il trasferimento di denaro impostato sul display. Un furto rapido a cui è difficile risalire, almeno fino a che non si esamina con attenzione un estratto conto. C'è qualche modo per difendersi da questa insidia?

Il primo rimedio accessibile a tutti è quello di abbassare la soglia dei pagamenti contactless che non richiedono il pin: il livello di comodità diminuisce, ma si potrà viaggiare più sicuri. Altro elemento che può disturbare la tranzasione è la presenza di più di una carta abilitata al pagamento senza contatto: ciò può creare un'interferenza nel completamento dell'operazione da parte del pos portatile. La soluzione più estrema è quella di disabilitare direttamente la funzione contactless, un'operazione che si può effettuare anche senza recarsi in banca ma semplicemente tramite app o servizio clienti.

Esiste un'ultima forma di protezione, ovvero quella di acquistare portafogli con protezione RFID, in grado di schermare le carte presenti al suo interno grazie ai materiali con cui è realizzato, ovvero alluminio o fibra di carbonio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica