"Pancreatite e disturbi della vista: ecco perché l'Ozempic è pericoloso"

Il professor Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri, spiega al Giornale luci e ombre del farmaco anti diabete usato solo per dimagrire pochi chili

"Pancreatite e disturbi della vista: ecco perché l'Ozempic è pericoloso"
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Professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, il farmaco anti diabete usato solo per dimagrire può essere pericoloso?
“Certo, Aifa è preoccupata per l’uso off label. Il farmaco non va preso per perdere 4-5 chili. Ci sono degli effetti collaterali da considerare, come la pancreatite, disturbi all’apparato gastro intestinale e alla vista. E appena uno smette, se non ha fatto un’adeguata attività fisica, recupera tutto il peso. Ha senso utilizzarlo per i grandi obesi, sotto prescrizione medica”

Cosa pensa della decisione in Gran Bretagna di dare Ozempic ai 3 milioni di grandi obesi che non lavorano più per problemi legati al peso?
“È un metodo un po’ brusco e non credo che in Italia si arriverà mai a nulla del genere. Ma il messaggio mi piace. Vuol dire che per non arrivare ad avere 3 milioni di persone che non lavorano per problemi di obesità, dobbiamo fare più prevenzione. E investire sul nostro Sistema sanitario per portare le persone a stare bene. Altrimenti anche il Paese sta male. In generale credo che i farmaci importanti – compresi quelli oncologici – vadano dati gratuitamente a tutti. Ma non si può fare finché abbiamo un prontuario farmaceutico vecchio di 20 anni. Dobbiamo aggiornarlo, ripulirlo dai farmaci simili, uguali, inutili, superati. Solo dopo saremo in grado di fornire medicinali gratuiti a tutti”

Pensa che il farmaco verrà usato ufficialmente per aiutare gli obesi?
“Ci arriveremo. Prima però va risolto il problema delle terapie per i diabetici. Vanno garantite a tutti. Quando nei test clinici e nell’impiego tra la popolazione sono stati notati gli effetti dimagranti, alcuni medici hanno iniziato a prescrivere l’Ozempic come rimedio contro l’obesità in modalità “off label”, cioè per trattare problemi di salute diversi da quelli per cui era stato sviluppato in origine il principio attivo. Per questo motivo circa tre anni fa Novo Nordisk ha fatto domanda di autorizzazione per un nuovo farmaco che si chiama Wegovy e che è sostanzialmente l’Ozempic, ma con un dosaggio più alto e realizzato appositamente come rimedio contro l’obesità. Il farmaco è stato autorizzato negli Stati Uniti nel 2021 e all’inizio del 2022 nell’Unione Europea”

Come è possibile che le scorte di Ozempic siano agli sgoccioli?
“L’azienda non è riuscita a far fronte a una richiesta globale enorme ma sul mercato stanno uscendo altri farmaci molto simili, che hanno già superato gli iter di approvazione: Eli Lilly sta producendo un medicinale analogo, a base di dulaglutide, efficace contro l’obesità. Idem Astrazeneca e Xanofi. Siamo in una fase transitoria. Il problema si risolverà”.

Cosa pensa della corsa al farmaco, anche a cifre molto alte?
“È pazzesco. I social in questo hanno avuto una grossa parte, con gli interventi di Musk e delle vip. La verità è che il farmaco dà una sensazione di sazietà e, quello che è interessante è che stimola l’area mesolimbica del cervello, cioè quella che controlla la sazietà. Lascia una sensazione di rifiuto nei confronti degli alimenti molto processati, quelli che fanno ingrassare”.

Chi si faceva problemi a iniettarsi i vaccini, non si fa

scrupoli pur di dimagrire.
“Sì, è piuttosto folle. Ma è così. C’è molta superficialità. Si acquista il farmaco, quando si può senza la ricetta medica, senza controllo. E non si considerano gli effetti collaterali”

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