"Possa Allah vendicarsi". Gli islamici minacciano la nostra giornalista

Minacce, insulti, intimidazioni. Dopo che ilGiornale aveva svelato le esultanze social per gli attacchi a Israele, sulle stesse pagine è partito il linciaggio verso la nostra giornalista

"Possa Allah vendicarsi". Gli islamici minacciano la nostra giornalista
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Minacce, offese, intimidazioni. Chi racconta le esultanze dei musulmani per gli attacchi di Hamas viene preso di mira. Messo all'indice come un traditore che Allah dovrebbe punire. Purtroppo ne sappiamo qualcosa: la nostra collega Francesca Galici, che nei giorni scorsi aveva svelato il giubilo riversato online da alcuni immigrati egiziani dopo le violenze su Israele, si è ritrovata infatti "schedata" e insultata sulle pagine social frequentate proprio da chi diffondeva quelle espressioni d'odio. Gli screenshot di alcune conversazioni lasciano poco spazio a interpetazioni e commenti: si leggono infatti parole sgradevoli e inquietanti nei confronti della nostra giornalista.

"Diamo il benvenuto al giornalismo del Giornale". Così l'amministratore di un gruppo social filopalestinese ha inziato quello che si è presto trasformato in un "tiro al bersaglio" alla nostra collega Galici, definita beffardamente "giornalista che ama gli stranieri". Nei successivi commenti, si legge: "Il soggetto è molto pericoloso e purtroppo ci sono molti traditori tra noi". Forse un invito agli altri iscritti a stare attenti affinché non trapelino altri contenuti dalla community. E i toni di un altro utente sono ancora più inquietanti, per non dire minacciosi: "Possa Allah vendicarsi di loro".

Tutto questo, solo perché ilGiornale aveva carpito alcuni contenuti non troppo pacifici pubblicati su quelle pagine. "Possa Allah benedirci di più. Possa Allah riunirvi, possa Allah disperdere le vostre riunioni", si leggeva in uno dei post, accanto a bandiere palestinesi e nuove invocazioni: "Oh Allah, concedi la vittoria ai musulmani ovunque". Accusata di aver fatto conoscere quelle conversazioni social, la nostra giornalista è stata così presa di mira. "Se volete la sua vera foto, ecco qua", ha scritto un utente, postando il viso della giornalista. E accanto, un altro commento offensivo nei suoi confronti.

Sempre nella medesima conversazione, il "linciaggio" social prosegue e viene pubblicato il link che rimanda al profilo Facebook della nostra collega. Poi, pare che qualcuno sia passato dalle intimidazioni verbali ai fatti: la giornalista del Giornale.it ha ricevuto infatti numerose richieste d'amicizia da account sconosciuti o in qualche modo anonimi.

E sul proprio smarthpone ha ricevuto la notifica di alcuni tentativi di intrusione nel profilo da lei utilizzato. Una successione di circostanze che provoca sconcerto e che, purtroppo, racconta molto bene il clima di tensioni e di intimidazioni alimentato da chi soffia sul fuoco dell'odio. Solidarietà alla collega.

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