Era tutto pronto per un superparty, il barbecue con i camerieri, il dj per la musica da "sparare" a tutto volume, le tende per l'ombra e perfino una rete da pallavolo. Peccato che tutto era abusivo e senza permessi, soprattutto perché gli ospiti del superyacht, ancorato a largo delle acque della Sardegna, volevano farlo su una delle più belle spiagge dell'isola, quella di Talmone (Palau).
Bagnanti increduli
Per tutto il giorno, ad iniziare dalla mattina presto, c'era stato un via vai di gommoni, con tanto di marinai in divisa, tra il Rock it un'imbarcazione di 60 metri e la spiaggia, per trasportare i vari mateali, dalle luci alle griglie, dai tendoni alla rete da beach volley, sotto gli occhi increduli dei bagnanti muniti al massimo di un ascigamano per non rovinare la bellezza naturale della spiaggia.
Per fortuna questi "super paperoni", non hanno potuto portare a termine la loro idea, visto che tutti i preparativi sono stati documentati dal comitato Amici di Talmone e Cala di Trana, che hanno girato un video, poi postato sui social, e allertato la capitaneria di porto e la guardia costiera che ha bloccato il tutto ancor prima di cominciare.
La denuncia del comitato
"La questione si ripresenta ormai da anni, nei periodi di maggior afflusso turistico - spiega il comitato - Le ancore dei diportisti causano danni irreparabili alla posidonia, strappandone ampie porzioni, sia durante la sosta sia quando tirano su l'ancora. La posidonia non si ricrea in modo naturale, se una prateria viene devastata dagli ancoraggi sarà danneggiata per sempre in maniera irreparabile. Bastano cinque minuti per distruggere ciò che la Natura ha fatto crescere in cento anni".
Aggiungendo poi: "Pochi sono i marinai accorti e sensibili all'ambiente, che rispettano le regole e cercano ancoraggi su fondo sabbioso. Per la maggior parte si tratta di turisti occasionali che affittano il gommone per la giornata e vanno per mare senza adeguata preparazione. A ciò si aggiunge che i bagnanti spesso nuotano fra i motori delle imbarcazioni ormeggiate a pochi metri dalla riva. A volte, come è successo la settimana scorsa, un gommone a motore entra addirittura nello spazio acqueo delle 'Piscine', incurante delle proteste dei bagnanti. Solo maggiori controlli e una chiara delimitazione dello spazio riservato alla balneazione possono contribuire a preservare questo angolo di paradiso".
Gli interventi da mettere in atto
Quello accaduto, che da tutti i bagnanti è stato definito una "cafonata", il solo pensare di "impossessarsi di una spiaggia" per poter fare un party, è purtroppo solo uno dei tanti episodi che avvengono con i turisti estivi che pensano di poter fare qualsiasi cosa, non preoccupandosi delle conseguenze.
"Questo accade anche per la mancanza di cavo tarozzato per delimitare la zona di balneazione - spiega ancora il comitato - che rende ancora più difficile la situazione di chi nuota entro 200 metri dalla riva.
A marzo 2024 una nostra richiesta per la posa di cavo tarozzato a Talmone è stata rigettata dagli Uffici competenti. La ripresenteremo, in difesa del posidonieto e dei bagnanti, monitorando e segnalando nel frattempo eventuali illeciti nel corso della stagione turistica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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