Il pugno duro della Meloni, l'auto-fango di Bonaccini e l'Iran: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'attacco alla base militare in Iran, il dialogodi Scholz con Putin e Sanremo

Il pugno duro della Meloni, l'auto-fango di Bonaccini e l'Iran: quindi, oggi...
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- Niente di che in questa domenica di fine gennaio. È come se il mondo aspettasse Sanremo. Ricordatevi: qui potete leggere lo speciale "Quindi, Sanremo..."

- La cosa più eclatante sono le proteste, le minacce e gli attacchi degli anarchici allo Stato. Su Cospito fa bene Palazzo Chigi a dire: non si tratta con chi minaccia. "Azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l'obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia", dice Meloni. Bene così. E una cosa voglio dirla ai tanti che oggi chiedono la "liberazione" dal 41bis di Cospito. Se Meloni cedesse, non sarebbe a tutti gli effetti una Trattativa Stato-anarchia? E perché questa dovrebbe andare bene mentre con la mafia no?

- L'attacco ad una base militare in Iran è e forse resterà un mistero. Però occhio, che a scherzare col fuoco poi finisce che ci si scotta. Fare rotolare anche gli Ayatollah in guerra, magari a causa del coinvolgimento di Israele, non è una grande idea se si vuole stabilizzare il globo.

- Ah, avete una mezza idea di come ci saremmo strappati le vesti se le violenze di questi giorni, se i proiettili inviati dagli anarchici e tutto il resto fossero stati opera dei neofascisti da operetta? Saremmo qui a parlare della deriva nazista, di un nuovo regime pronto a instaurarsi. Invece se sono anarchici, tutto sommato, i "grandi giornali" li trattano un po' come dei bravi ragazzi che sbagliano.

- Bene fa Scholz a tenere aperto il dialogo con Putin. Perché potrà essere pure il fratello minore di Satana, ma governa comunque una potenza mondiale. E i trattati con ogni probabilità dovranno vedere apposta la sua firma.

- Il Monza batte la Juventus 2 a 0. Ed in Brianza è già caccia al famoso pullman di tr...

- Dopo averlo fatto salire sul palco, Stefano Bonaccini si pente di aver imbarcato Giarrusso, ex M5S, ex sudista ma soprattutto ex odiatore del Pd.

Io mi chiedo: ma come ti è venuto in mente, caro Stefano? Una cosa è aprire a sinistra, cercando di pararsi il fianco dalla compagna Schlein. Un altro è coprirsi di ridicolo, auto-rovesciarsi addosso del fango. Sembra un fattore secondario, forse: ma su queste cose a volte crollano le leadership. Occhio.

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