Quando le opere d'arte diventano uno sfondo per mostrare se stessi

Qualsiasi cosa si vada a vedere, ci si va per farsi un selfie. Ma se così fosse non esisterebbe il turismo di massa, e il turismo fa girare l’economia

Uno screenshot dal video postato su TikTok
Uno screenshot dal video postato su TikTok
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Qualsiasi cosa si vada a vedere, ci si va per farsi un selfie. L’ultima è a Roma, dove i turisti fanno un’ora di fila per fotografarsi o girarsi un video con uno specchio sotto gli affreschi di Andrea Pozzo nella Chiesa di Sant’Ignazio. Ma lo vedete ovunque sui social, si va a vedere un monumento, un museo, un luogo, per metterci davanti la propria faccia.

D’altra parte non è che critico i turisti stranieri, i romani stessi non sanno cosa c’è a Roma, ma appena vanno all’estero si infilano in un museo, per esempio al Louvre, anche lì senza sapere niente, ma pronti a farsi un selfie. In genere di fronte alla Gioconda, e non perché sia il quadro più importante del Louvre, è il più famoso, come farsi un selfie con Taylor Swift, e la Gioconda la si va a vedere non perché si conosca Leonardo, ma perché è una celebrità. Passando indifferenti davanti a tante altre opere meno famose ma più importanti dal punto di vista storico artistico.

Il punto è che è possibile vedere solo quello che si conosce, ma se così fosse non

esisterebbe il turismo di massa, e il turismo fa girare l’economia. Quindi vanno bene i selfie e i video su Tik Tok, il turismo culturale è questo, le opere sono solo lo sfondo per mostrare se stessi, uno scenario dietro al nulla.

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