Più spese militari, Meloni trova sponda nei "frugali" del Nord: sì alla flessibilità

Vertice in Lapponia: intesa sui migranti. Così Trump e Putin "avvicinano" l'Ue

Più spese militari, Meloni trova sponda nei "frugali" del Nord: sì alla flessibilità
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di Adalberto Signore

nostro inviato a Saariselkä

Giorgia Meloni arriva al cottage dove si tiene il primo vertice «Nord-Sud» sotto una neve insistente e con un filo di voce. Ad accoglierla c'è il premier finlandese Petteri Orpo, padrone di casa insieme a un Babbo Natale che staziona davanti all'ingresso e stringe le mani di tutti i leader presenti. In rigoroso ordine d'arrivo: prima Orpo, a seguire lo svedese Ulf Kristersson, il greco Kyriakos Mitsotakis e l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri Kaja Kallas. Infine, un abbraccio con Meloni e poi photo opportunity tutti insieme. E ce n'è anche per i giornalisti, che in attesa dell'arrivo della premier italiana vengono dilettai da un natalizio Jingle belles intonato a favore di telecamere dal barbuto Santa Claus. D'altra parte, la location in cui si tiene questo vertice intergovernativo è tanto affascinante quanto inusuale. Non solo perché Saariselkä è un piccolo paesino della Lapponia a circa 300 chilometri da Capo Nord, ma anche perché siamo a 250 chilometri a nord del Circolo polare artico e di Rovaniemi, la città dove secondo la leggenda abita Babbo Natale.

Sul tavolo del vertice - dal formato inedito, con Finlandia e Svezia per il fronte settentrionale e Italia e Grecia per quello meridionale - i dossier sono due. In primo luogo quello della difesa e sicurezza comune, tema che qui - a meno di cinquanta chilometri dal confine con la Russia - è sentitissimo. La frontiera tra la Finlandia - e quindi non solo l'Ue, ma anche la Nato - e il territorio russo corre per 1.340 chilometri. Un'enormità, con lunghi tratti completamente desolati e difficilmente controllabili, tanto che pochi giorni fa il comandante delle forze armate finniche Janne Jaakkola ha ipotizzato l'utilizzo di mine antiuomo per difendere il confine con la Russia. Il secondo dossier, strettamente legato, è quello dell'immigrazione clandestina, che spiega anche l'inedito formato del vertice: se Helsinki e Stoccolma sono interessate dalla rotta balcanica, Roma e Atene sono i Paesi di primo approdo della rotta orientale.

La due giorni di Saariselkä, peraltro, è la fotografia di come e quanto l'invasione russa dell'Ucraina abbia cambiato l'Europa. Basti pensare che fino a qualche anno fa i Paesi cosiddetti «frugali» non perdevano occasione per rammentare ai Pigs (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) il rispetto delle regole fiscali e di economia industriale. In Lapponia, invece, Finlandia e Svezia non hanno esitato a condividere con Roma e Atene la necessità di trovare «strumenti nuovi» per permettere agli Stati europei di aumentare le spese in difesa (resta l'ipotesi degli eurobond e di scorporarle dal deficit). «Dal tema dei migranti a quello della difesa e in uno scenario in cui le guerre diventano ibride e le minacce si moltiplicano - spiega Meloni - la priorità è mettere insieme i nostri sforzi». «Abbiamo bisogno di maggiori risorse per la difesa collettiva - aggiunge Mitsotakis - e dobbiamo capire come raggiungere questo obiettivo». Un'esigenza che si è fatta ancora più impellente dopo la vittoria di Donald Trump e il possibile disimpegno americano sui teatri di guerra internazionali.

Al centro del confronto - continuato ieri sera in una cena ristretta ai cinque leader - anche il tema immigrazione. Con Meloni che ha ribadito l'urgenza di risolvere la questione dei Paesi sicuri a livello Ue, circostanza che sarebbe risolutiva anche rispetto ai recenti interventi della magistratura sui tanto discussi hotspot in Albania.

E su questo punto hanno tutti convenuto che bisogna andare avanti, come peraltro si erano già detti mercoledì scorso a Bruxelles in una riunione ad hoc presieduta da Ursula von der Leyen a margine del Consiglio europeo: la Commissione interverrà sul fronte legislativo nei primi mesi del 2025.

Il format «Nord-Sud», invece, è destinato ad avere un seguito. I cinque si sono dati appuntamento per una nuova riunione tra maggio e giugno, questa volta in Grecia.

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