Questa moneta vale oltre 600mila euro. Ecco perché è rara e il suo materiale così prezioso

Si tratta di un esemplare di 5 ghinee prodotto nel 1777 e recante l'effige del sovrano Giorgio III d'Inghilterra

Questa moneta vale oltre 600mila euro. Ecco perché è rara e il suo materiale così prezioso
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Tra i pezzi in assoluto più ambiti dai grandi collezionisti di monete rare, ci sono senza ombra di dubbio i multipli d'oro prodotti dalle principali corti europee: nell'annovero rientrano di diritto le "ghinee", la prima moneta britannica d'oro a essere coniata meccanicamente nel 1663. Il nome attribuito ad esse deriva dall'origine del metallo con cui sono state realizzate, un modo non solo per indicarne la provenienza ma anche per ostentare la propria sovranità.

Si tratta di pezzi di certo non frequenti da trovare, specie quelli databili alla fine del XVIII secolo, periodo in cui l'oro iniziò a scarseggiare e a incrementare il proprio valore. Per questo motivo, nei rari casi in cui un esemplare particolarmente raro viene proposto ai fanatici di numismatica, si scatenano vere e proprie aste in grado di raggiungere cifre esorbitanti.

È un esempio quanto accaduto di recente a una sessantina di lotti proposti da Numismatica Genevenis, nessuno dei quali è rimasto invenduto: non solo, dato che in alcuni casi il valore raggiunto al termine della contrattazione è letteralmente triplicato rispetto alle stime iniziali effettuate dagli esperti.

Il culmine si è registrato per una moneta perfettamente conservata, un esemplare fondo specchio delle 5 ghinee di Re Giorgio III (1760-1820) datate 1777. Nel dritto il profilo del sovrano a destra con la legenda "GEORGIVS III DEI GRATIA, nel rovescio, come tutti gli esemplari emessi tra 1761 e 1786, uno scudo coronato con le armi di Inghilterra-Scozia, Francia, Irlanda, Hannover, con la data e la legenda "M B F ET H REX F D B ET L D S R I A T ET E, stante per "Magnæ Britanniæ Franciæ et Hiberniæ Rex, Fidei defensor, Brunswick ET Lueneburg Dux, Sacri Romani Imperii Archi Tesurer ET Elector". Ebbene la moneta in questione ha raggiunto quota 480mila sterline, ovvero oltre 600mila euro: lo stesso esemplare che nel 2006 fu ceduto per 185mila franchi svizzeri, ha avuto in questa circostanza una valutazione iniziale, fornita dagli esperti della casa d'aste svizzera, di 300mila sterline.

Dietro questo pezzo un aureo di Giorgio III con fondo a specchio quotato inizialmente 150mila sterline e venduto per oltre 240mila sterline (+ 36mila sterline rispetto

alla transazione effettuata 20 anni fa). Triplicato il valore anche del conio realizzato nel 1706 per volontà della regina Anna (1702-1714): da 75mila sterline di quotazione si è saliti coi rilanci fino a 240mila sterline.

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