A differenza di quanto accaduto a Pioltello, dove il Consiglio di istituto ha confermato la chiusura della scuola il prossimo 10 aprile, in concomitanza con la fine del Ramadan, il dirigente scolastico dell'istituto "G. Bertesi" di Soresina ha fatto un passo indietro. Ha fatto discutere nelle scorse settimane la promulgazione di una circolare in cui il dirigente forniva ai docenti un vademecum comportamentale per il periodo del ramadan. Tra le altre cose, venivano invitati gli utenti della scuola a non consumare cibo e bevande in classe durante le ore del digiuno e i professori a dedicare delle ore alla spiegazione dei fondamenti del Ramadan, con l'ausilio degli stessi studenti musulmani.
Il ministero dell'Istruzione e del Merito, tramite una nota, ha fatto sapere che nella giornata di ieri "la stessa dirigente scolastica ha comunicato formalmente al personale della scuola il ritiro della nota in quanto avrebbe potuto generare disagio e confusione nella comunità scolastica". La decisione, viene specificato, "è stata anche il frutto dell'intervento e della proficua interlocuzione che il ministero ha tenuto con la dirigente". Il vademecum invitava i docenti ad avere un occhio di riguardo nei confronti degli studenti impegnati nel mese di digiuno a fronte delle difficoltà che gli stessi devono affrontare con l'inevitabile carenza di energie. La circolare era, in realtà, un lungo elenco di indicazioni che non ha eguali nella scuola italiana ma, in generale, non si ritrova nemmeno nelle istituzioni scolastiche europee.
Al pari della chiusura dell'intero plesso scolastico per la fine del Ramadan, come avverrà a Pioltello. Nessuna scuola europea ha mai adottato una simile decisione, nemmeno nelle comunità in cui la presenza musulmana risulta essere percentualmente superiore a quella della comunità rappresentata nella scuola di Pioltello. In Francia, ma anche in Germania, Austria e Regno Unito, discrezionalmente alcune scuole prevedono una giustificazione particolare per gli studenti musulmani che il 10 aprile non si presentano in classe. Quel giorno, proprio per evitare problemi di didattica, non vengono fissate le verifiche periodiche ma in generale non si trovano altrove le disposizioni che si trovano in Italia.
In Francia, i responsabili delle comunità musulmane hanno rifiutato qualunque favoritismo diretto agli studenti in Ramadan, comprese agevolazioni nelle verifiche o compiti a casa, in nome del senso profondo del mese sacro, ossia il sacrificio per la religione.
Tutt'al più, in Germania e in Austria, sono stati effettuati degli approfondimenti sui danni che un mese di digiuno può causare nel fisico di un adolescente non formato, visto che sempre più bambini sotto i 14 anni tendono a praticarlo nel mese del Ramadan.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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