Il "Sanremo dei politici": il meloniano Malan batte tutti, disfatta per il Pd

A Radio Rai va in scena il "Sanremo da pecora" dei politici. Lucio Malan conquista il primo posto, la grillina L'Abbate stupisce la giuria. Forza Italia sul podio, delusione per i dem

Il "Sanremo dei politici": il meloniano Malan batte tutti, disfatta per il Pd

Spoiler: ha vinto Fratelli d'Italia, mentre al Pd non è andata bene (che novità). La politica però non c'entra, almeno questa volta. L'insolita competizione che visto primeggiare il senatore meloniano Lucio Malan è stata infatti canora: questione di ugole più che di contenuti elettorali. A Roma è andata in scena "Sanremo da pecora", evento organizzato dalla trasmissione radiofondica Un Giorno da Pecora con la partecipazione di otto esponenti politici. A concorrere per il premio del miglior parlamentare cantante sono stati, oltre al già citato Malan, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, le deputate del Movimento 5 Stelle Patty L'Abbate e Vittoria Baldino, il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano e il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.

La sfida canora tra politici

La kermesse andrà in onda domani alle 13.30 su Rai Radio1 e sarà disponibile anche su Raiplay. A conquistare il gradino più alto del podio, come anticipato, è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato. Niente da fare invece per il governatore Pd Eugenio Giani, finito in ultima posizione. Per i dem, nemmeno una consolazione canora. E il rischio è che una "sonora" tranvata arrivi anche alle imminenti regionali. Secondo posto per Patty L'Abbate (M5s), medaglia di bronzo invece per la forzista Matilde Siracusano. A giudicare gli esponenti politici canterini sono stati Ivan Zazzaroni, Simona Ventura e Pupi Avati. Il conteggio dei voti è stato idealmente affidato, invece, all'ex presidente del Consiglio per Lamberto Dini, coadiuvato dalla voce di Foxy John, di Ballando sotto le Stelle.

Gasparri canta Celentano, la grillina stupisce

Come al Festival vero e proprio, anche la kermesse romana dei politici ha seguito una sua scaletta. Maurizio Gasparri e Donato Toma, in duetto con Azzurro, hanno aperto la competizione. "Gasparri è stato molto aiutato da Toma", ha commentato lì per lì Simona Ventura, prima che scattasse il voto della giuria. Le cronache riferiscono di un'esibizione degna di nota da parte della pentastellata L'Abbate, in scena con The Girl from Ipanema, cantata in lingua originale. Chiosa di Pupi Avanti: "Ho l'impressione di avere davanti una cantante più che una parlamentare". Non è dato sapere se fosse da considerarsi un complimento. Poi spazio a Lucio Malan con Pugni chiusi. "Di buono c'era il movimento di gamba", ha commentato Zazzaroni, notando una sorta di involontaria coreografia.

La débâcle canora del dem Giani

Giorgio Mulè si è esibito con Quando Quando Quando. "Canzone parlata, è molto furbino", ha chiosato su di lui Simona Ventura. Quindi, spazio sul palco per Eugenio Giani con C'era un ragazzo come me: esibizione incerta, con battuta d'arresto inziale, poi superata.

E a seguire il sottosegretario Siracusano con Always remember us this way. A chiudere la kermesse Antonio Decaro con Io Vagabondo dei Nomadi. Alla conta finale dei voti, volata verso la vittoria di Lucio Malan. Per Fratelli d'Italia il momento è buono; c'è poco da fare.

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